Federazione della Sinistra, Italia dei Valori, Sel e Popolari per la Sicilia condividono la forte presa di posizione di Cgil, Cisl e Uil nei confronti del project financing del cimitero di Modica, “che conferma la pervicace ostinazione con la quale l’Amministrazione Comunale e i partiti che la sostengono hanno definitivamente deciso per la privatizzazione del cimitero”. “L’assenza di dialogo con le parti sociali – dicono i quattro partiti – come richiesto nell’ultimo anno dai sindacati, è un fatto grave in presenza di un progetto che per ventisei anni affida ad un privato la gestione di un servizio particolarmente sensibile e che, viceversa, andrebbe sottratto alla logica del profitto. Cogliamo l’occasione, ancora una volta, per ribadire la nostra contrarietà alla privatizzazione del cimitero, che oltre a tante altre considerazioni, non risolve, per come è stato impostato il servizio, l’emergenza loculi in città ed, inoltre, come è ormai evidente, aumenterà i costi nei confronti dei cittadini. Infatti, secondo la formulazione del bando di gara in scadenza venerdì prossimo, l’impresa che si aggiudicherà l’appalto, dopo la lunga procedura di affidamento e i tempi per la presentazione del progetto esecutivo, ha tre anni di tempo per la consegna dei primi loculi. Inoltre, la privatizzazione del sevizio incrementerà i costi dei loculi e dei servizi cimiteriali, dato che l’impresa necessariamente dovrà applicare l’Iva sui costi e ricercare, legittimamente, l’utile d’impresa. E infine, chiediamo ai sostenitori della privatizzazione: come mai se si pensa che la scelta effettuata è tanto conveniente per la collettività, migliaia di comuni italiani non vi fanno ricorso, mentre continuano a gestire i cimiteri semplicemente con il principio del fondo di rotazione, senza costi aggiuntivi per i cittadini? Nel rispetto dell’autonomia sindacale, riteniamo opportuna l’iniziativa programmata per mercoledì prossimo e preannunciamo, sulla base degli eventi dei prossimi giorni, una petizione per la permanenza in mano pubblica del cimitero”.