Veniamo a conoscenza e pubblichiamo il seguente comunicato stampa, relativo alla protesta della opposizione concernente l’applicazione di IVA sulle concessioni cimiteriali di gestore privato di cimitero (in concessione, nel caso in specie, da parte del Comune di Mondragone (Caserta)):
“Dopo il sequestro conservativo delle quote sociali di proprietà del Comune della Farmacia Comunale, l’Amministrazione Cennami combina altri disastri a danno dei cittadini mondragonesi.
La questione che ormai turba le notti di molti cittadini è la gravissima richiesta di pagamento dell’IVA sui loculi cimiteriali da parte della società concessionaria del nuovo cimitero comunale.
La società, nelle lettere raccomandate che sta facendo pervenire ai cittadini che avevano già effettuato la prenotazione, evidenzia come l’Amministrazione Comunale abbia avallato l’obbligatorietà e la legittimità della richiesta sia dell’IVA che dell’Istat.
Per il gruppo consiliare del PdL “si tratta di un fatto gravissimo, l’IVA era stata esclusa tassativamente all’epoca della sottoscrizione della convenzione durante il secondo mandato del Sindaco Conte. Vi era il preciso riferimento alla sentenza della Corte di Cassazione n. 10472/2003.
Siamo stati chiari e corretti con i nostri cittadini. Il Sindaco Cennami, invece, ha deciso che l’IVA deve essere pagata e rispetto alle legittime richieste dei cittadini non fornisce alcuna risposta chiara. Il punto essenziale della vicenda, che non bisognerebbe dimenticare mai, è che il Comune, pur in presenza di un concessionario, rimane sempre il titolare di tutti gli atti di concessione, in quanto stiamo parlando di demanio cimiteriale e, relativamente a ciò, vi può essere esclusivamente gestione ma non la proprietà da parte di una società privata che deve adeguarsi alle indicazioni dell’Ente.
Il problema è che Cennami e la sua maggioranza hanno deciso di non dare risposte alle esigenze dei cittadini”.
In realtà l’IVA si deve pagare, per il semplice fatto che gli incassi vengono fatti dal concessionario e quindi non è vero che sia una concessione data dal Comune, bensì dal privato gestore del cimitero. L’IVA in questo caso è del 10%, come risulta da anni da risoluzioni dell’Agenzia delle Entrate. Se poi l’Amministrazione comunale non lo sapeva, questo è un errore fatto da quest’ultima. Difatti l’esenzine IVA in materia di concessioni cimiteriali vale solo se la concessione è fatta direttamente da un Comune, in veste di Pubblica Autorità. Questo avviene ogni volta che un servizio pubblico come quello cimiteriale da erogato direttamente dal Comune (con proprio personale, ecc.) passa ad una gestione con un soggetto terzo (sia questo soggetto un privato o una municipalizzata).
Se l’aumento è dovuto come IVA ed ISTAT perchè non la concessionaria non ha emesso fattura per l’acconto? perchè a coloro che hanno saldato il conto non ha rilasciato fattura?
Doveva essere rilasciato documento contabile relativo all’acconto e poi per il saldo.
il problema inizia nel 2005 quando il Comune di Mondragone stipula un contratto con l’impresa EDIL COSTRUZIONE s.a.s dove si stabilisce nella nota j)”(l’impresa) deve provvedere in nome e per conto del Comune alla concessione in uso a terzi di loculi………di lotti per cappelle” nell’art. 9-Corrispettivi-, dopo aver stabilito le tariffe per ciascun manufatto cimityeriale si affermA:”I SOPRA INDICATI IMPORTI SONO DA INTENDERSI NON RILEVANTI AI FINI DELL’IMPOSTA sul valore aggiunto, giusta il disposto della sentenza della Suprema Corte di Cassazione, sezione tributaria, n°10472 del 3/07/2003″ “La Concessionaria, incassato il saldo, trasmetterà all’Ufficio competente del Comune i contratti di assegnazione provvisoria….stipulati con i cittadini e contestualmente inviterà gli stessi a presentarsi direttamente presso gli uffici comunali per la stipula dell’atto di co0ncessione definitiva”. Nella nota informativa allegata all’attestazione di assegnazione provvisoria è stabilito al punto 2 ” i prezzi di concessione dei manufatti cimiteriali, stabiliti con delibera di Giunta Comunale n° 289 del 07/10/2004 sono….” al punto 5 ” i pagamenti avverranno con rata di acconto, pari al 30% del prezzo di tariffa, da versare all’atto della domanda di prenotazione e rata di saldo da versare prima della stipula del cotratto di concessione del manufatto con il Comune di Mondragone, ad opere collaudate”.In data 10/11/2008, circola per il paese una comunicazione per il versamento del saldo con un nuovo prospetto dei prezzi per i vari manufatti cimiteriali, maggiorati dell’IVA pari al 10% e ISTAT pari al 7,26%, affermando che “i seguenti incrementi sono stati comunicati all’Amministrazione Comunale che ha provveduto a verificarne la leggittimità oltre che la obbligatorietà degli stessi”. In 11/11/2008 circola 8una seconda nota informativa dove al punto 2 si comunica che ” i prezzi di concessione dei manufatti cimiteriali sono stati stabiliti con delibera di Giunta Comunale” Tale delibera è inesistente e per affermazione verbale del Sindaco non è mai avvenuta.In data 02/2010 perveniva a mezzo R.R. una comunicazione che era iniziata la procedura per la consegna definitiva dei manufatti prenotati. La Concessionaria invitava a pagare il saldo entro il 30 aprile 2010 ” come espressamente previsto dall’art. 9 del contratto di concessione del 17/05/2005 rep. 4635. Alla luce di quanto descritto chiedo cortesemente: E’ giusto pretendere gli incrementi richiesti?E se versassi a saldo la quota prevista dalcontratto di concessione del 2005 a cui fanno riferimento nella comunicazione del febbraion2010? Scusate la lungaggine ma era necessario chiarire il problema. Grazie per un eventuale consiglio
Le consigliamo di rivolgersi ad esperti che possano approfondire la questione studiando l’intero contratto che regola i rapporti fra le parti.
L’IVA non è dovuta nel caso la concesisone sia fatta direttamente dal Comune, con incasso dei corrispettivi concessori da parte dello stesso Comune (e questo perché agisce come Pubblica Autorità). Se invece si è in presenza di un project financing, o di una concesisone di costruzione e gestione o gestione a mezzo di società affidataria del servizio con poteri circa la costruzione di ampliamenti cimiteriali e di assegnazione di sepolture, l’IVA è dovuta dal gestore sulle fatture emesse per gli importi pari ai corrispettivi (tarifaf di concesisone).
Riteniamo che il Comune controfirmi il contratto di concessione di manufatti in quanto la durata dell’affidamento del project financing (se è tale) è inferiore alla durata della concesisone delle sepolture.
Un esempio Le chiarisce la cosa: Se lei è affittuario di un appartamento per 6 anni con possibilità di sub-affitto può legittimamente subaffittarlo fino a quei 6 anni, ma se il subaffitto è di 10 è in realtà un subaffitto di 6 da parte sua e un affitto di 4 da parte del proprietario. resta ovviamente il problema degli affitti (dei 4 anni, che sono di competenza del proprietario). Mutatis mutandi, si tratta di capire dal contratto di servizio quanta come è regolata materia della competenza di incasso delle tariffe di sepoltura e se competano integralmente al gestore.
La cosa è complicata dal punto di vista amministrativo e fiscale.
Una soluzione semplice è quella di segnalare la circostanza alla locale sezzione regionale dell a Corte dei Conti. valuterà questa la correttezza dell’operare dell’Amministrazione.
La questione della rivalutazione ISTAT è da approfondire in relazione a quel che vi è scritto nel contratto che regola i rapporti tra le parti.
La questione è:
a che titolo incassa la società che gestisce i cimiteri i proventi ad ogni concessione (comunale) di loculo?
Sembra logico pensare che ciò sia scritto nel contratto di servizio o comuneque nell’atto che regola i rapporti tra società che gestisce i icmietri e Comune. Pertanto dovrebbe essere fatta fattura da parte della società al concessionario del loculo per l’importo in tariffa, gravato di IVA (al 10%). Non c’è bisogno di scomodare avvocati, Agenzia dell eEntrate, ecc. Esitono già norme (per l’IVA a monte), mentre pe rl’IVA a valle (questo caso) vi sono risoluzioni ministeriali o interpelli (ad es. Risoluzione Ministero delle Finanze 29 novembre 2002, n. 376/E oppure la Risoluzione del Ministero delle Finanze 8 luglio 2003, n. 149/E)
è vero che la societa incassa i proventi ,ma la concessione viene rilasciata dal comune sia per i loculi che per le aree destinate alle cappelle con atto pubblico e non con scrittura privata con la societa .Riguardo l’ istat non è mensionata nei contratti con i singoli cittadini , ma è mensionato nel contratto con il comune,riferendosi ai servizi cimiteriali e non ai manufatti .Secondo me si deve interpellare l agenzia delle entrate e un buon avvocato .Si deve aggiungere che la societa non ha emesso fattura nè al momento dell acconto(anno 2005),nè ai momenti dei saldi man mano effettuati fino ad oggi.