Nel cimietro di un paesino dell’Avellinese, precisamente a Grottaminarda, i carabinieri hanno sequestrato, su mandato della Procura di Ariano Irpino, tre locali cimiteriali adibiti a deposito di resti umani provenienti da esumazioni di cadaveri, nonche’ varie bare di zinco aperte e abiti. Secondo quanto si apprende, i resti umani potevano essere visti da chiunque si incamminasse in determinate vie del cimitero: i locali sequestrati infatti erano aperti e maleodoranti. La indagini, partite un paio di mesi fa, in seguito alle segnalazioni di alcuni cittadini, hanno portato inoltre all’incriminazione del sindaco di Grottaminarda, l’assessore ai Lavori Pubblici, il capo dell’Ufficio tecnico comunale. L’inchiesta della Procura, coordinata dal procuratore Luciano D’Emmanuele e dal sostituto procuratore Arturo De Stefano, dovranno “accertare sia l’origine che la provenienza degli oggetti e la sussistenza dell’ipotesi di reato connessa alla specifica tutela della salute e dell’igiene pubblica”.