Quest’anno il tradizionale Forum “SEFIT10” della Federazione delle imprese del settore funerario aderenti a Utilitalia, ha avuto luogo lo scorso 25 novembre 2022, finalmente in presenza dopo due anni di modalità on-line per la pandemia da Covid, nella suggestiva cornice di Ferrara.
Due sono state le tematiche individuate come oggetto dello scambio di esperienze, di confronto e valutazione per tracciare le possibili, eventuali, linee di cambiamento.
In primis l’evoluzione degli scenari energetici per i crematori, con focus sugli effetti dell’aumento del prezzo del gas e dell’energia elettrica sul servizio di cremazione, causato dalla crisi europea accentuata dal conflitto tra Russia e Ucraina e sul conseguente processo, in atto, della cosiddetta transizione energetica.
L’orientamento europeo di riduzione entro il 2035 delle emissioni di CO2, le azioni di contrasto al cambiamento climatico, le recenti impostazioni nazionali volte al raggiungimento di un’autonoma struttura energetica hanno indotto ad un’approfondita valutazione sul possibile sviluppo tecnologico degli impianti crematori in chiave ecosostenibile, con un auspicabile impiego delle energie rinnovabili ed un minor uso di combustibili fossili.
Hanno discusso di questo tema Francesco Vitolo, Fabrizio Giust, Paolo Zanghieri, in una tavola rotonda coordinata da Fabrizio Gombia.
L’altra tematica esaminata è stata quella degli effetti dell’aumento della cremazione su gestione ed urbanistica cimiteriale, evidenziandone gli aspetti strutturali nella pianificazione, oltre alle difficoltà operative, nell’ambito di un più globale processo di riforma del sistema cimiteriale.
La forte riduzione delle entrate da concessioni cimiteriali, unita ad un marcato deficit di attenzione sugli accantonamenti per le future manutenzioni e gestioni dei cimiteri, ha creato la necessità di tracciare una diversa pianificazione urbanistica cimiteriale, supportata da una più attenta analisi economico finanziaria circa la sostenibilità della gestione delle aree cimiteriali e l’introduzione di modalità innovative di sepoltura, in primis delle urne cinerarie, con il possibile riutilizzo di spazi e tombe dismesse e la ricalibrazione delle durate delle concessioni, attraverso il superamento di quelle in perpetuo, nella direzione di durate maggiormente coerenti con la funzione cimiteriale.
Sempre più avvertita è, infine, l’esigenza di modifiche normative a livello nazionale. Le vigenti norme statali risultano ormai datate e lacunose e i diversificati interventi delle regioni in materie di non esclusiva competenza dell’ente locale, hanno spesso comportato disomogeneità di procedimenti e prassi operative, lasciando il settore funerario come l’ultimo dei settori dei servizi di pubblica utilità ancora privo di una efficace legge nazionale di regolamentazione.
Argomenti in cui hanno fornito le loro visioni Daniele Fogli, Sereno Scolaro, Luca Cimarelli, Antonio Muggittu, in una tavola rotonda coordinata da Michele Gaeta.
La giornata era cominciata con l’apertura dei lavori da parte della Responsabile di SEFIT Utilitalia Valeria Leotta e del “padrone di casa”, l’amministratore unico di Ferrara TUA spa Luca Cimarelli, cui sono seguiti i saluti delle Autorità: l’Assessore alle Partecipate e al Bilancio di Ferrara, Matteo Fornasini, dalla vice-direttrice di Utilitalia Giulia Chieffo in collegamento da Roma.
E, pezzo forte della mattinata, l’intervento dell’Assessore alla Cultura della Regione Emilia Romagna, Mauro Felicori che, nel suo intervento, ha riconosciuto alla Sefit un ruolo importante per la definizione delle politiche cimiteriali e l’azione di stimolo per la valorizzazione dei cimiteri storico monumentali.
Su questo specifico aspetto ha segnalato che il 24/11/2022 la V commissione consiliare della Regione ha approvato il testo del progetto di legge di iniziativa della GR per la identificazione e successiva valorizzazione di cimiteri storico monumentali, testo per il quale l’assessore confida nella approvazione entro fine 2022 o al massimo primi giorni del 2023.
Mauro Felicori ha chiesto ai presenti di farsi interpreti presso le proprie amministrazioni perché questo testo diventi replicabile anche in altre regioni aprendo ad una stagione di riconoscimento della valenza dei cimiteri.
Il convegno è poi terminato con una visita culturale alla Certosa di Ferrara, sia nelle parti architettoniche di maggiore interesse, sia in quelle tecnologiche, riscuotendo grande interesse e apprezzamento da parte dei partecipanti.