Il luogo simbolo che custodisce il mausoleo con le spoglie di Alessandro Volta, nel cimitero Camnago Volta, nel comune di Como, è stato profanato martedì di questa settimana. I ladri sono stati messi in fuga da un vigilante e dal parroco don Andrea Messaggi. Ma la cosa ha destato una eco considerevole! Tanto che il Comune di Como sta valutando come intervenire. L’assessore ai cimiteri ha fatto sapere che è stata convocata una riunione apposita coi vertici cimiteriali comunali. «Nell’ambito di questa riunione – ha precisato Iantorno – è stato anche affrontato il problema del cimitero di Camnago Volta, al fine di trovare soluzioni immediate a salvaguardia del luogo e di ciò che esso rappresenta».
L’assessore ammette che «Como ha nove cimiteri e il personale non raggiunge neppure tale numero, essendo otto gli addetti in pianta stabile, cioè al netto di assenze per malattie e invalidità. Attualmente per tali impedimenti non si raggiunge neppure la metà dell’organico».
Tra le soluzioni possibili c’è «anche la eventuale esternalizzazione di alcuni servizi da individuare», dice Marcello Iantorno.
I ladri, nel cimitero di Camnago Volta, andavano soprattutto a caccia di rame. Gli agenti della Scientifica sono al lavoro per estrarre le impronte digitali dei malviventi messi in fuga mentre portavano via gran parte delle scossaline di rame presenti nel cimitero dove c’è anche la tomba, nonché monumento nazionale, di Volta, che per fortuna non è stata toccata.
Di norma la risposta al quesito è data entro 3 giorni lavorativi.
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