Un gruppo di archeologi dell’Italia e USA hanno rilevato in un antico cimitero italiano della regione Umbria i resti di un bambino, presumibilmente scomparso per la malaria e sepoltо con una pietra in bocca nel rito speciale della “sepoltura dei vampiri”.
Ne viene data notizia su un sito web dell’università di stato dell’Arizona. Gli scavi si riferiscono ad un cimitero del V secolo della nostra era, nel comune di Lugnano in Teverina, dove ha lavorato un gruppo di archeologi provenienti da Italia e Arizona.
Secondo gli scienziati, gli abitanti credevano che, seppellire un morto di malaria con un sasso in bocca, significasse non renderlo “in grado di risorgere dai morti e diffondere la malattia tra i vivi”.
“La sepoltura dei vampiri” è stata già trovata sia in Italia che all’estero. Nel 2009 a Venezia sono stati trovati resti risalenti al XVI secolo, soprannominati “il vampiro di Venezia”. Appartiene a una donna anziana sepolta con un sasso in bocca.
Nel 2017, nella contea inglese del Northamptonshire, gli archeologi hanno scoperto i resti di un uomo sepolto a faccia in giù con un sasso in bocca.