Passeggiare tra le statue, le lapidi, le croci e le maestose tombe di famiglia nel cimitero della Foce a Sanremo è come ripercorrere la storia della Città dei Fiori attraverso i nomi e le persone che qui sono sepolte, ma anche attraverso l’arte e il gusto estetico che ha caratterizzato gli anni passati.
La realizzazione del cimitero si deve all’allora sindaco di Sanremo, il medico Siro Andrea Carli. Era il tempo del colera, la città era impegnata a combattere l’epidemia che colpì il Ponente ligure nel 1837.
Con l’aumentare della popolazione il cimitero fu oggetto di diversi ampliamenti, l’ultimo dei quali nel 1916.
Nel 1980 il cimitero della foce venne dichiarato “Monumentale”. Dal 1949 non avvengono nuove sepolture, ma qui riposano in pace nobili russi, inglesi, tedeschi. Testimonianza di una Sanremo passata, ma mai dimenticata.
Una Sanremo che era un po’ il centro del mondo a cavallo tra l’800 e il ‘900.
Tra gli ospiti illustri Edward Lear, pittore e poeta inglese autore dei Nonsense e dei limerick, lo scultore Giuseppe Moretti divenuto famoso negli Stati Uniti e a Cuba, la dama di corte della Regina Vittoria Lady Caroline Giffard Phillipson.
E poi è possibile scorgere i nomi di chi ha fatto la storia di Sanremo.
Il cimitero monumentale è in questo periodo oggetto di alcuni lavori di manutenzione. Il tempo e gli anni si fanno sentire così come l’importanza che ricopre per la storia di Sanremo. Un luogo che non deve essere dimenticato, ma anzi valorizzato e conosciuto. Una perla nascosta che ci ricorda ancora oggi il ruolo che la città e tutta la Riviera dei Fiori hanno avuto in Europa, e nel mondo, in un non lontanissimo passato.