Il cimitero della Foce a Sanremo è un luogo di grande valore artistico in cui riposano molti sanremesi illustri e centinaia di stranieri ivi stabiliti, come lo scrittore Edward Lear, e lord Brook William Phipps, figlio del marchese di Normandia e governatore della Nuova Scozia e di altri domini d’oltremare della Corona britannica.
Per le sue caratteristiche storico-artistiche e monumentali il cimitero è un bene vincolato dalla Sovrintendenza, con criteri da seguire molto rigidi anche per restauri di modesta entità.
L’iter di approvazione è spesso complesso per i privati oltreché lungo nelle tempistiche di approvazione.
Ma ora, grazie ad un accordo siglato tra il Comune di Sanremo e la Sovrintendenza ai beni culturali e architettonici, verrà stilato un protocollo più rapido, rivolto ai privati, con le nuove prescrizioni da rispettare.
Inoltre, da tempo, è in corso un lungo lavoro di ricerca per risalire agli eredi degli stranieri seppelliti al cimitero della Foce, per riuscire a perfezionare le retrocessioni con ritorno in capo all’amministrazione della concessione e poter intervenire nel successivo recupero cimiteriale.
Compito assai arduo, sia per la difficoltà di reperimento della documentazione che dei familiari stessi.
Infine, l’Amministrazione sta cercando di ottenere l’Art bonus, ossia incentivi per procedere al restauro di tombe considerate opere d’arte, di cui il cimitero della Foce è ricco.