Il 14 dicembre 2010,a Roma, il Consiglio di Stato deciderà sull’istanza di sospensiva proposta dalle suore cappuccine di clausura di Cesena che si sentono violate nel loro silenzio dalla presenza del nuovo supermercato che sorgerà all’interno della fascia di rispetto cimiteriale di 200 metri.
“Domanderemo al Consiglio di Stato – dice l’avvocato Spinelli, esperto in diritto amministrativo, difensore delle battagliere suore di clausura – la sospensione dei provvedimenti che hanno consentito il rilascio dei permessi a costruire entro i 200 metri di tutela cimiteriale. Si impugna, in questo modo, l’ordinanza del Tar che ha rigettato (in data 16 settembre) la nostra prima richiesta”.
“I motivi del nostro ricorso – aggiunge l’avvocato Spinelli – sono sempre gli stessi: la violazione dell’articolo 338 del Tuls (Testo unico leggi sanitarie) che impedisce l’edificabilità privata entro i 200 metri dal cimitero. Occorre anche tenere presente che la stessa Sovrintendenza per i beni archeologici dell’Emilia Romagna ha rilasciato un parere in cui afferma che l’intervento edificatorio è incompatibile con il carattere storico-artistico della monumentalità del cimitero e l’uso del supermercato è incongruo rispetto alla spiritualità del luogo”.
L’Art. 338 REgio DEcreto 27 luglio 1934 n.1265 è stato profondamente novellato dall’Art. 28 Legge n. 166/2002. A determinate condizioni la fascia di rispetto può esser compressa sino ad un limite, non eccedibile, di 50 metri.
La Regione Emilia Romagna è, poi, intervenuta autonomamente in materia di inedificabilità delle “cinture cimiteriali” con l’Art. 4 commi 2 e 3 della Legge REgionale 29 luglio 2004 n.19.
Questo tema è stato oggetto anche di una circolare eslicativa Prot. n. AMP/DPA/1493 del 21 gennaio 2005.