La scorsa settimana ha avuto luogo il sopralluogo del sindaco Roberto Lagalla, con gli assessori Totò Orlando, Andrea Mineo, il responsabile dei servizi della Reset, Antonio Pensabene i tre dirigenti della polizia municipale, presso area della ex Edil Pomice, la fabbrica confiscata alla mafia oggi di proprietà del Comune con la quale confina il muro del camposanto Acattolico.
Tanto è bastato per spingere alcuni cittadini del quartiere Vergine Maria ad indire un sit-in di protesta per il 20 febbraio per chiedere che il bene confiscato alla mafia in questione venga messo a disposizione della comunità, attraverso la realizzazione di una bretella fra via Bordonaro e via Morici, l’edificazione di un parcheggio e di un campo sportivo polivalente.
L’assessore Totò Orlando ha successivamente ribadito che si è solo compiuta una verifica su un bene che appartiene all’amministrazione, rimasto ingiustificatamente abbandonato per anni, su cui non c’è ancora alcuna decisione sul suo utilizzo.