Ronde modenesi

Il sindaco di Modena, Giorgio Pighi, ha illustrato in una intervista il suo punto di vista sulla esperienza di “ronde dolci” a Modena. Tra i luoghi sorvegliati anche il cimitero di S.Cataldo.

“Noi siamo partiti da esperienze esistenti, come quella dell’associazione Vivere Sicuri del consigliere Pd Ercole Toni (che svolgeva una serie di attivita’ tra cui, in alcuni periodi dell’anno, la sorveglianza del cimitero San Cataldo, spesso teatro di furti e rapine ndr) e abbiamo trovato la collaborazione di un gruppo di ex poliziotti e carabinieri”. Il fulcro “della nostra iniziativa- ribadisce il sindaco- e’ quello di assegnare ai volontari non funzioni di ‘prima linea’, ma compiti che permettono di alleggerire il fardello quotidiano della polizia municipale che, in questo modo, puo’ usare meglio le proprie forze. I volontari sono infatti in servizio all’uscita delle scuole e controllano i parchi: siamo molto soddisfatti di quest’esperimento”. I volontari della sicurezza hanno iniziato a collaborare con i vigili urbani dall’aprile del 2007: sono cittadini di varia estrazione, eta’ e professione che, prima di prendere servizio, hanno seguito un corso curato dalla polizia municipale. I volontari sono riconoscibili per una pettorina gialla (con la scritta “Comune di Modena – progetto volontari”) e hanno il compito di segnalare situazioni di rischio. Non possono fare multe, ma chiamano la polizia municipale con un cellulare, al bisogno.

Fonte: Il Resto del Carlino, cronaca di Modena del 28 aprile 2008

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