Il consiglio comunale di Ronco all’Adige nella bassa veronese ha deciso di considerare sullo stesso piano – in ottica cimiteriale – sia le famiglie tradizionali che le coppie di fatto, che gli affini, avallando un’interpretazione che ha pochissimi precedenti in Veneto.
Una modifica del precedente regolamento di polizia mortuaria, che escludeva dai congiunti gli affini e i conviventi, consentirà, d’ora in avanti, la sepoltura anche di questi affetti nei loculi o nelle tombe di famiglia in concessione.
Per i conviventi sarà valutata una comprovata vita in comune, come nel caso delle coppie di fatto, anche dello stesso sesso, o di persone non sposate che hanno figli.
Tale aggiornamento, apportato al regolamento di polizia mortuaria, è stato votato all’unanimità dal consiglio comunale, alla luce della sentita necessità di porsi al passo con i tempi. Anche a Ronco i matrimoni tradizionali sono in calo, mentre aumentano le unioni civili e le convivenze.