Dopo la notizia del parziale sequestro di deposito al Cimitero Flaminio (Prima Porta) di Roma, ad opera dei Nas “per inosservanza alle norme sulla prevenzione degli infortuni e igiene del lavoro”, diamo informazione dei chiarimenti che AMA Roma ha tempestivamente diffuso in questi giorni:
Ad essere chiusi e temporaneamente non disponibili sono due locali attigui che contengono “esclusivamente urne cinerarie, rigorosamente catalogate e in attesa di essere ritirate dagli aventi diritto, e cassettine di resti da riesumazioni, tutte perfettamente chiuse”.
“I rilievi della Asl riguardano esclusivamente solo alcuni aspetti di manutenzione dei locali in questione” – precisa AMA Roma – che assicura l’impegno nel predisporre “in tempi brevissimi” tutti gli interventi necessari al ripristino dello stato dei luoghi “che deriveranno anche dalle prescrizioni delle autorità competenti”.
“All’interno del cimitero Flaminio, le attività di accettazione salme, inumazione, tumulazione e cremazione, insieme a tutte le altre operazioni, proseguono senza nessuno stop. Anche l’ossario è perfettamente agibile e utilizzabile. L’operatività della struttura cimiteriale, che resta regolarmente aperta e funzionante, è dunque pienamente assicurata”, sottolinea AMA Roma.
Di norma la risposta al quesito è data entro 3 giorni lavorativi.
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