Roma: difficoltà per cremare e seppellire

La camera mortuaria del cimitero Flaminio a Roma è satura e dal 2 novembre 2020 questo cimitero (noto anche come Prima Porta) non accetterà più salme per la cremazione.
La comunicazione dell’Ama Roma (che gestisce anche i servizi cimiteriali della capitale), fa riferimento ad un presunto picco di mortalità nelle ultime settimane dell’ordine del 20%.
La stessa nota di AMA impone alle agenzie funebri di Roma una sala d’attesa ‘post mortem’ al Verano (fintanto che avrà capienza), con ritorno al cimitero Flaminio pochi giorni prima della possibile cremazione.
Non si è fatta attendere la reazione delle associazioni delle imprese funebri che lamentano i disservizi del gestore dei cimiteri romani e la scelta dell’Amministrazione comunale di Roma, del tutto criticabile, di imporre un diritto di circa 250 euro ogni volta che per cremare si scegli un crematorio fuori Roma.

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One thought on “Roma: difficoltà per cremare e seppellire

  1. Veniamo a conoscenza e pubblichiamo:

    “La Giunta Raggi ha approvato e mai finanziato il programma di potenziamento sui cimiteri con la memoria 54 del 2017. Dietro il caos che regna oggi nei cimiteri, peraltro, c’e’ l’Ama con la sua annosa e irrisolta problematica fatta di bilanci non approvati, Piano industriale inesistente e nuove assunzioni di personale solo annunciate.”
    “In pratica, il pesce puzza dalla testa e finche’ l’Amministrazione comunale non affronta e risolve i nodi finanziari e gestionali dell’Ama, difficilmente riuscira’ a fronteggiare il caos cimiteri”. Lo dichiara in una nota il consigliere comunale romano Pd Marco Palumbo.

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