Sei anni dopo aver avviato la causa civile contro il Comune di Torino per le esumazioni massive contestate, che a sua volta chiamò in causa la cooperativa Ics, i parenti dei defunti esumati dai camposanti torinesi hanno appreso dal Tribunale di Torino, prima sezione civile che non è sua la competenza. Difatti il giudice del Tribunale civile, dopo aver ammesso le prove ed espletato l’istruttoria, ascoltati i testimoni citati dal Comune e dalla Ics, ha accolto l’«eccezione di difetto di giurisdizione» sollevata in prima battuta dall’amministrazione comunale: la causa promossa da una parte dei parenti dei defunti, che sostengono di aver subìto danni psico-fisici nell’assistere all’esumazione dei resti dei loro cari con procedure molto discutibili, va trattata non in sede civile ma davanti al giudice amministrativo. Cioè al Tar. E a questo punto o i familiari ricorrono in appello o ripartono da zero al TAR.
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