Rinviato a Gennaio 2009 SEFIT10

Non succedeva da anni: SEFIT 10, l’annuale Forum della Federutility SEFIT, non si farà più a metà dicembre 2008. Con un asciutto comunicato la SEFIT ha fatto sapere che “A causa dell’ipotizzato sciopero generale del 12 dicembre p.v., l’incontro Sefitdieci 2008, programmato nello stesso giorno, sarà rimandato alla seconda metà di gennaio. Seguirà comunicazione con la nuova data.“. Non è l’unica novità: anche la commissione funeraria che si tiene ordinariamente il giorno prima dell’evento, è stata spostata in città del Nord Italia, per ridurre i possibili disagi per chi viaggia, connessi ad uno scipero che si ritiene creerà notevoli difficoltà, soprattutto per chi viaggia in treno o in aereo. Sembra proprio che il 2007, quindi, sia l’ultimo anno in cui SEFIT10 si è fatto a dicembre. Nel 2009, è già calendarizzato a fine novembre, per evitare sovrapposizioni con calendari di approvazione dei bilanci nei comuni e per i lavori della finanziaria in Parlamento.

Quest’anno SEFIT 10 è particolarmente atteso perché è il primo appuntamento nazionale del settore funerario dopo i due blitz di ottobre: quello che ha visto impegnati 300 agenti nel milanese per i 41 arresti per il racket del caro estinto a Milano e quello dei NOE nella maggior parte dei crematori d’Italia. Ma è soprattutto atteso per valutare le politiche che la SEFIT intende mettere in campo e in parte anticipate al seminario di Mestre del 18 novembre scorso, definitivamente messe a punto nella successiva riunione dell’esecutivo del 19 novembre, sempre a Mestre, alla presenza anche del Direttore generale di Federutility Adolfo Spaziani.

Si tratta di un cambio di clima con le Federazioni delle imprese funebri private, con le quali non vi sono state le condizioni per fare percorsi unitari per la modifica in Parlamento delle norme di settore. Un avvicinamento alle posizioni delle associazioni dei consumatori e anche con la FIC (la Federazione Italiana Cremazione). Una SEFIT che, in una situazione anche economica come l’attuale, rilancia il ruolo delle imprese pubbliche non solo nel settore dei cimietri e della cremazione, ma anche in quello funebre, dove l’originario spirito “calmieratore e moralizzatore” è ancora di una attualità disarmante.

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