Riflessioni su un blog sulla dispersione delle ceneri

La riflessione tratta dal blog http://dichemortesimuore.blogspot.com può essere utile a meglio comprendere la posizione di una minoranza di persone, con lo specifico desiderio di dispersione di ceneri senza che nulla resti di un corpo, dopo la morte:

Se .. uno comanda che il suo corpo sia cremato e poi le ceneri disperse, è perché non desidera lasciare tracce – e quindi ricordi; che proprio la dispersione delle ceneri nega l’idea di un luogo del ricordo, dove altri si recano per… be’, fare quel che fanno (prolungare la loro vita in forme che sono una rilettura di quelle antiche, direi). In realtà, le cose non stanno così: c’è chi compie questa scelta per lasciare spazio libero ai bambini che giocano; chi si ribella a vecchie regole e chi ne segue di altrettanto se non più vecchie; chi vuole ricongiungersi con eleganza al grande flusso delle reazioni chimiche – come se le esequie fossero atti riferibili al soggetto che egli era, parti della sua persona; chi è disgustato dall’idea di decomporsi sotto terra o dentro un cubicolo di calcestruzzo ecc. Io, viceversa, concepirei questo atto di lieve entità unicamente come approssimazione verso la meta desiderata: la cancellazione della possibilità stessa dell’individuo – e delle attuazioni passate di questa possibilità, delle quali il corpo invecchiato è un po’ il registro. (In effetti, il fatto che ci sia qualcuno a disperdere le ceneri nega tutto ciò. L’ideale sarebbe che la norma recitasse: «le ceneri possono essere lasciate disperdersi nei seguenti luoghi» o meglio ancora «dove capita». L’idea del vento che casualmente sposta il pulviscolo post umano un po’ qua un po’ là è rilassante – e soprattutto cancella l’immagine di un hortus conclusus ingrigito da uno strato uniforme di cenere che copre alberi, panchine, aiuole, fili d’erba ecc.)

Per leggere l’intero post, in un blog di rara raffinatezza estetica, rimandiamo a http://dichemortesimuore.blogspot.com/2009/02/ripenso-alla-pesantezza.html

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2 thoughts on “Riflessioni su un blog sulla dispersione delle ceneri

  1. La manifestazione di volontà dispersionista (nelle diverse forme e declinazioni impressale dalle Leggi Regionali) richiede necessariamente una procedura aggravata, dotata di apposita istruttoria, poichè lo sversamento delle ceneri presenta rilevanti profili di natura penalistica, rimanendo, in via generale atto illecito di carattere profanatorio verso le ceneri, mentre può esser autorizzato dallo Stato Civile di volta in volta sulla base di un preciso ed inequivocabile volere del de cujus, da dimostrarsi agli atti di un procedimento, forse nemmeno troppo strutturato, per la solennità del rito (preferibilmente testamento, iscrizione a So.Crem, con specificazione della volontà dispersionista…)

  2. Io appartengo alla schiera delle persone che vogliono essere cremate e che vorrebbero che le ceneri venissero disperse. Per poter disperdere le ceneri però, mi sembra che occorre un testamento olografico fatto davanti un notaio, il che mi sembra abbastanza restrittivo della libertà personale.
    Un saluto

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