Nell’anno che celebra il Palladio la Confidustria di Vicenza ha reso omaggio al grande architetto rinascimentale restaurandone la tomba, ospitata nel Cimitero Maggiore della citta’ veneta. L’iniziativa e’ stata illustrata alla presenza dell’ assessore ai lavori pubblici Ennio Tosetto, del presidente della sezione costruttori edili di Confindustria Vicenza Maurizio Trentin accompagnato dal suo predecessore Giuseppe Fracasso e dal neopresidente di Amcps Marino Quaresimin.
L’assessore Tosetto, in particolare, ha ringraziato la sezione costruttori edili della Confidustria vicentina per la generosita’ con la quale ha sostenuto il restauro. Gli aspetti tecnici dell’intervento sono stati illustrati dal restauratore Egidio Arlango e dall’architetto Cesare De Munari, direttore dei lavori per Amcps, mentre Guido Beltramini, direttore del Cisa, ha raccontato alcuni aneddoti relativi alla mai certificata sepoltura di Palladio prima nel tempio di Santa Corona e poi, appunto, al Cimitero Maggiore. La cappella che ospita, presumibilmente, le spoglie del Palladio, a pianta circolare, e’ stata eretta nel 1844 su disegno dell’architetto Bartolomeo Malacarne, grazie a un lascito del conte Girolamo Egidio di Velo. Il monumento funebre e’ dello scultore Giuseppe De Fabris ed e’ costituito da un sarcofago centrale con le insegne della famiglia Velo e del Comune di Vicenza, e da una scultura che raffigura Palladio con i simboli dell’arte e il genio alato che lo cinge con una corona di alloro, mentre ai lati ci sono alcune raffigurazioni allegoriche.