Trasformare i cimiteri, sempre più vuoti a causa delle cremazioni, in foreste urbane e parchi. È la proposta di Mauro Felicori, Assessore alla Cultura e al Paesaggio della Regione Emilia-Romagna, in una riflessione sui social.
Dopo avere pubblicato la foto del camposanto monumentale della Certosa di Bologna, l’esponente della Giunta Bonaccini ha ricordato che “40 anni fa era completamente saturo e si dovette ridurre il tempo del turn over. Venti anni fa, quando ho sepolto lì i miei genitori, era usato a metà. Ora è completamente vuoto e quello a fianco quasi.
Trent’anni fa, quando morì la nonna Maria, ci dovemmo accontentare di un loculo sotterraneo, in un angolo buio e umido, e un po’ mi vergognai.
Ora sono già vuoti tanti “tombini” baciati dal sole, che guardano San Luca”.
Secondo Mauro Felicori, la causa del fenomeno è la cremazione che “a Bologna è scelta dal 60% dei defunti, che riduce da 70 a 1 il fabbisogno di spazio.
È, dunque, alle viste una crisi finanziaria spaventosa di questi complessi monumentali.
Ma c’è anche un aspetto positivo, molto: i nostri cimiteri, nati “fuori le mura” ma già ormai pienamente urbani, possono diventare formidabili foreste urbane, parchi pubblici di grande fascino, e dare un contributo alla lotta alla degenerazione del clima.
Grazie alle illuminazioni di Daniele Fogli, è dal 2004 che vado scrivendo, inascoltato, questo appello: occorre un master plan paesaggistico (…) e bisogna cominciare a piantare, perché gli alberi, le siepi, i cespugli crescono lentamente”.
Fonte: www.teleambiente.it
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