Nel più grande tra i 23 cimiteri comunali di Reggio Calabria reggini vi sono 52 salme che attendono la sepoltura.
Un problema che ha diverse origini, denunciato già dallo scorso dicembre 2021, quando le prime bare indisponibili alla tumulazione erano state temporaneamente poste nella cappella cimiteriale.
Da allora i feretri hanno cominciato ad accumularsi fino a riempire l’intero spazio. Alcuni sono poggiati a terra, separati dal pavimento dalle stecche di legno che li sorreggono. Altri sono in attesa nelle sale mortuarie antistanti.
Sono arrivate anche due tende del ministero dell’Interno, secondo il Comune utili in caso di emergenza e comunque per accogliere eventuali nuovi feretri che di fatto non troverebbero più posto negli spazi al chiuso presenti nel cimitero.
Alla base una serie di problematiche relative all’estumulazione (e non solo) delle tombe sepolte da almeno trent’anni.
Allo stato attuale, secondo quanto riferisce il Comune, gli unici posti disponibili sarebbero nella parte più alta e quindi meno appetibile.
Si sarebbe così creato un accumulo di tumulazioni arretrate al quale si cerca di far fronte con l’accelerazione dei lavori per il completamento del nuovo lotto nell’ala nuova del cimitero, che dovrebbe ospitare poco meno di 400 loculi. Qui sarebbero trasferite le bare estumulate, che risiedono da più tempo nel plesso mortuario di Condera, così da liberare spazio ai feretri in attesa di sepoltura.
In aggiunta e ad aggravare la situazione, come segnalato anche nell’articolo di ieri su funerali.org, si osserva che nel periodo precedente il Natale nel cimitero sono intervenuti i carabinieri Nas che hanno posto i sigilli alla ditta che si occupava delle estumulazioni ed anche ad alcune aree cimiteriali comprendenti l’impianto di smaltimento dei rifiuti cimiteriali.