La salma di Eugenio Montale, sepolta al cimitero di San Felice a Ema a Firenze, potrebbe correre il rischio di essere sfrattata e di finire nell’ossario comunale. La concessione del loculo di famiglia del poeta premio Nobel per la letteratura, dove è sepolta anche la moglie Drusilla Tanzi, è scaduta da otto anni. E pare che nessuno abbia risposto all’ultimo bando del Comune di Firenze per la conferma. Lo scrive il quotidiano on-line Nove da Firenze.
Rassicurazioni sono arrivate da Emanuele Moggia, sindaco di Monterosso al Mare (La Spezia), luogo centrale nella lirica di Montale, nato a Genova esattamente 123 anni fa. “La nipote – spiega Moggia – mi ha spiegato” che il rischio che la salma finisca nell’ossario comunale, “è scongiurato, perchè la concessione sarà allungata da 70 anni dalla morte del poeta” avvenuta nel 1981. “Ho espresso comunque – aggiunge il sindaco – la disponibilità di Monterosso a ospitare sin da subito la tomba di una figura così prestigiosa”.