Proteste di cittadini. Giuste o no?

Sono un centinaio i feretri che dovranno essere spostati dai loculi pericolanti del cimitero della frazione di Meledo nel comune di Sarego (VI). Per la traslazione il Comune ha chiesto un contributo di oltre 400 euro a defunto, provocando la protesta dei parenti.
Sulla campata che contiene i loculi da qualche settimana pende infatti un’ordinanza di demolizione emessa per prevenire le conseguenze del crollo, ormai inevitabile.
L’edificio, che si trova adiacente al muro perimetrale del lato nord del cimitero, a causa di un cedimento del terreno è pericolante su un lato. L’area è già stata transennata e l’Amministrazione ha stanziato 12 mila euro per le demolizioni.

‘Non è giusto – dicono alcuni parenti – far ricadere su di noi l’onere della manutenzione che non è mai stata fatta: che quei loculi avessero problemi si sapeva da anni, ma nessuno ha mai fatto nulla e adesso ci arriva la richiesta di pagare delle somme per portare i nostri cari in altre tombe perché altrimenti, se non dovessero trovare una diversa collocazione, verranno cremati e messi in un ossario collettivo’.
La questione vista dal Comune ha un’altra angolazione. ‘Le ultime sepolture risalgono agli anni ’80 – afferma l’assessore ai lavori pubblici Giorgio Faedo – e quindi tutte le concessioni cimiteriali di quella campata, che erano di durata trentennale, sono da considerarsi ormai scadute. Mi devo scusare per il mancato avviso dell’avvenuta scadenza da parte degli uffici, ma purtroppo dipende dalla cronica carenza di personale di cui il municipio è affetto e dalla mancanza di un archivio elettronico, per il quale stiamo però provvedendo. Quanto alle eventuali nuove sepolture, all’ossario comunale al cimitero di Sarego ci sono diversi posti liberi a costi minimi’.

Quando si dice la cattiva informazione: l’assessore, non doveva scusarsi, infatti non è compito del Comune avvisare della scadenza della concessione, anche se per opportunità è utile farlo. E’ compito, invece del concessionario o dei suoi aventi causa attivarsi – PRIMA DELLA FINE DELLA CONCESSIONE – per richiedere la conservazione delle ossa e la loro traslazione in cassetta resti, in sepoltura di cui si disponga o, in alternativa, di nuova concessione.

Se non vi è richiesta prima della scadenza della concessione le spoglie mortali sono avviate ad ossario comune, se ossa; inumate o cremate se resti mortali inconsunti.

Per l’obbligo di operazioni cimiteriali a pagamento interviene – in caso di non disinterese dei familiari – la legge, che considera queste operazioni a titolo oneroso. se vi è invece stato di bisogno della famiglia, indigenza o disinetresse, o ancora era prevista l’operazione di estumulazione a carico del comune per effetto di specifiche disposizioni regolamentari o contrattuali, l’onere è a carico del comune.

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