Protesta sul come si viene sepolti a Milano

Riportiamo dal blog www.freddynietzsche.com il post del 29 luglio 2009 Come si muore, per non cambiare scritto da Matteo Bordone.

ImageIeri sono andato a un funerale. Era un funerale come ce ne sono tanti, cioè identico a tutti gli altri, tranne per il dolore di ciascuno. Il prete dice che dio ha chiamato a sé una persone, e nessuno lo ascolta; il prete tentenna sul nome, come è normale per chi sa a memoria una poesia e cambia solo gli spazi coi puntini, e nessuno si formalizza. Ma è tutto normale, e anche giusto. La routine toglie al cristianesimo quella presunzione di eccezionalità di cui ha ricoperto la morte, rendendola un evento insieme terribile e meraviglioso – Quando uno è a corto, ossimori. Ricordatevi sempre. Se sentite uno dire “ghiaccio bollente” o roba del genere, mentre parla del più e del meno, sappiate che è alle corde, sta sbattendo come una trota in fondo alla barca, arranca, slatta, non sa più cosa fare. Ossimori. Non si può sbagliare –, un po’ come per il dolore gioioso del parto. E va be’.

Arriviamo al cimitero, e veniamo accolti da addetti che giocano a carte e si danno pacche sulle spalle. Entriamo, e ci dicono che c’è da camminare per un quarto d’ora, oppure c’è l’autobus di linea, “Ma deve avere il biglietto, signora. Mica ci mettiamo a vendere i biglietti dell’autobus qui!”

Sul luogo della sepoltura, troviamo una fila di finestre in ferro per terra, parallele, meno di un metro di spazio una dall’altra. Poco distante c’è una grande ruspa Komatsu, come quelle gialle del video di Jovanotti. Le finestre, una accanto all’altra, coprono i buchi fatti dalla grande gru, dove verranno inumati i nuovi morti. Le finestre sono tutte di ferro, col ferro anche dove c’è il vetro, e sono tutte rotte, storte, sfondate. Tim Burton non avrebbe saputo fare di meglio. Nemmeno Lynch.

Arriva la bara. Portano la bara vicino alla buca. Hanno già aperto la finestra di ferro e montato un argano meccanico. Arriva in bicicletta un francescano grasso e barbuto, che attacca con una litania ripetuta a macchinetta con la voce strana, la quale si conclude con aspersione, benedizione, e via in bicicletta. Infilano la bara sopra a questa specie di tavolino di ferro montato sopra alla buca, la assicurano con delle cinghie di tela, poi cominciano ad azionare una specie di verricello, una manovella che fa TLAC TLAC TLAC TLAC TLAC, un rumore forte, parecchio, sgradevole, che copre i singhiozzi della gente, e impedisce a quel momento di essere qualcosa di un po’ meno orrendo di quanto già è di suo. Calata la bara, tolgono la struttura di metallo, chiudono le finestre storte e rotte e brutte e marce di ferro, e si spostano di un metro, alla fossa successiva. Anzi, bisogna togliersi, ché c’è già un’altra famiglia affranta che aspetta.

Tutto questo a Milano, nell’estate del 2009, al Cimitero Maggiore.

A febbraio hanno arrestato e accompagnato a San Vittore i due responsabili dei servizi cimiteriali del comune, mentre agli arresti domiciliari sono finiti i titolari della prima azienda di pompe funebri lombarda, una delle prime in Italia. I secondi ungevano i primi, e grazie a un giro di infermieri compiacenti ottenevano più lavoro degli altri: alcune centinaia di migliaia di euro di tangenti. Fossero stati rifiuti, o verde pubblico, sarebbe stato uno scandalo. Siccome ci sono di mezzo i morti, poi si parla sottovoce, non si dice niente, ché non sta bene. La giunta Moratti è occupata a farsi ungere dei beccamorti, o mettere in piedi l’EXPO. Fatto sta che nessuno ha niente da dire, il tema non si tocca, e la situazione è di svacco totale e assoluto. Capisco che è meglio non pensare a certe cose, capisco il tabù, la chiesa, quello che volete, ma se nessuno mette mano a uno dei business più redditizi di tutti i tempi, qui si continua a morire male. Con le porte di ferro storte e marce, col TLAC TLAC, senza che si riesca almeno a piangere come si deve.

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0 thoughts on “Protesta sul come si viene sepolti a Milano

  1. x Carlo

    Qiundi anche in cappella privata, i proprietari non possono scegliere da chi far eseguire la tumulazione.!??

    e quindi rivolgersi per forza al appaltatore dei servizi cimiteriali….giusto??

  2. Per Mimmo,

    è il regolamento comunale di polizia mortuaria a definire se il trasporto funebre si esaurisca appena oltrepassato il cancello del cimitero o si estenda a tutto il tragitto verso il luogo di sepoltura/cremazione. Spesso per questioni di mera logistica e di ottimizzazione delle risorse umane (i necrofori del cimitero sono sempre pochi e spesso non preparatissimi) il personale dell’impresa funebre si incarica di consegnare la cassa in prossimità della tomba e spesso aiuta i necrofori nella movimentazione del feretro, anchese questa pratica solleva più di un dubbio sulla sua legittimità a proposito della Legge in merito alla sicurezza sul posto di lavoro (Legge n.81/2008). Le operazioni cimiteriali, invece, quali: scavo e riempimento della fossa, tamponatura dei loculi, smuratura, esumazioni, estumulazioni e traslazioni essendo servizio pubblico locale competono solo al gestore del camposanto, per il qale nei confronti dell’impresa di onoranze funebri vige la separazione societaria.
    Qualsiasi lavoro all’interno del cimitero deve esser autorizzato preventivamente dal comune che è titolare del cimitero ex Art. 824 Codice Civile.

  3. Scusami carlo,
    allora se un comune affida i servizi cimiteriali a ditta esterna e nella delibera non specifica chi si debba occupare del feretro, una volta che l’impresa funebre è arrivata al cancello del cimitero…. che succede ???
    è l’impresa dei trasporti dovuta a trasportare il feretro fino alla fossa??

  4. Per Mimmo:

    L’articolo 33 del regolamento 6/2004 interviene, all’interno del Capo sulla Attività funebre, a tutela del dolente e della concorrenza.

    si ritiene di evidenziare come tale garanzia per l’utenza e per l’imprenditoria è data da distinti livelli di separazione nelle attività:
    1. obbligo di separazione societaria, tra chi gestisce cimiteri, crematori, ivi compresa la loro manutenzione, e chi esercita l’attività funebre;
    2. impossibilità di gestione di obitorio, deposito di osservazione, camera mortuaria all’interno di strutture sanitarie o socio sanitarie da parte di soggetto autorizzato all’esercizio dell’attività funebre;
    3. impossibilità di effettuazione di denuncia di causa di morte o accertamento di morte (e cioè esercizio della professione medica finalizzata a questi atti) da parte di chi esercita l’attività funebre.

    per i nuovi affidamenti di gestione di cimiteri l’obbligo di separazione societaria con l’attività funebre è immediato, come anche nel caso di richiesta di autorizzazione all’esercizio di attività funebre.

    La ratio della norma è tale da confermare sia la separazione societaria che il divieto di operatività anche per tali casi e ciò perché si ritiene che il divieto abbia natura oggettiva e cioè indipendentemente dalla natura del soggetto che opera o del segmento di attività svolta.

    Mentre, PERò, la norma della regione Lombardia è chiara nella definizione di attività funebre non presenta una definizione univoca di attività cimiteriale ai fini della separazione (mentre è invece prevista tale definizione nella norma della Regione Emilia Romagna).

    Ne consegue che in Lombardia occorre riferirsi al testo del regolamento regionale, interpretato sulla base delle definizioni di cui all’art. 2, finché il regolamento comunale di polizia mortuaria non abbia specificato con maggiore chiarezza tali ambiti.
    E laddove non li abbia precisati ogni decisione comunale in materia può essere soggetta a giudizio del giudice di merito.

    Il gestore di cimitero, inteso come soggetto affidatario del servizio pubblico locale in questione.

    La modalità di gestione di un servizio pubblico locale è stabilita dal Comune ai sensi dell’articolo 112 e seguenti del D.Lgs. 267/2000 (e per la Regione Lombardia, con integrazioni specifiche date dalla norma sui servizi pubblici locali ivi vigente).

    Tale servizio pubblico locale è quindi identificato dal comune che può limitarlo o ampliarlo (ad es. affidando a terzi anche la manutenzione dell’infrastruttura cimiteriale, la cessione d’uso di manufatti cimiteriali, la esecuzione di operazioni cimiteriali e la loro registrazione nelle forme di legge, ecc.), a seconda della decisione assunta.
    Il comune può anche prevedere di far intervenire diversi soggetti nel cimitero autorizzati ad operare.
    Lo strumento per definire tali ambiti e prerogative è il regolamento di polizia mortuaria comunale e la (eventuale) delibera di affidamento del servizio a terzi.

  5. x Carlo

    Conosci il limite tra l’ attività del impresa funebre e quella della ditta che effettua i servizi cimiteriali.
    Cioè praticamente l’impresa funebre deve fermarsi alla soglia del cimitero????
    grazie

  6. SE il proprietario del fabbricato è il comune a lui spettano le spese, ad un suo rifiuto l’unica soluzione sarebbe trascinarlo in giudizio con i tempi bibblici della giustizia italiana. I concessionari potrebbero approfittare dell’accasione per riattare i manufatti sepolcrali di loro proprietà (lapidi, arredi votivi, monumenti sepolcrali).
    IL Comune, per interesse di pubblica sicurezza potrebbe procedere ad una revoca (disciplinata nel dettaglio dal regolamento municipale di polizia mortuaria) sempre con oneri a proprio carico per le spese di ristrutturazione, sempre che il manufatto sepolcrali (in buona sostanza i muti) si di sua proprietà.
    Per l’attribuzione delle spese riguardo alle operazioni cimiteriali si veda l’ordinanza sindacale con cui si regolano esumazioni ed estumulazioni, se queste sorgono in virtù di un atto di disposizione da parte dei congiunti del de cuius.

  7. noi abbiamo acquistato un loculo a Musocco, che ora ci viene espropriato CAUSA STRUTTURA PIRAMIDALE FATISCENTE , ma pare che la colpa sia dei nostri defunti….

    Quindi il Comune pretende una riesumazione a ns spese, perchè non ha soldi per gli operai, ponteggi ecc.

    Quindi io dovrei pagare una seconda volta un funerale ?????????

    A chi devo rivolgermi per avere giustizia? Franca

  8. l’assessore competente ha predisposto un registro delle qualità delle operazioni cimiteriali. (in questo periodo a milano direi quasi ridicolo)
    Il personale operante deve essere motivato e formato per migliorare il servizio.
    … omissis …. (NdR)
    Non è comunque il prezzo delle operazioni che garantisce che le funzioni siano decorose e rispettose del luogo, una volta anche sacro.

  9. Leggendo il quanto viene proprio da dire “Ma cosa sta succedendo?” Inoltre, per scendere ancora di piu’ nel baratro, il Comune pretende di fare applicare una cifra di Euro 1053,00 per funerali calmierati e NON DI POVERTA’ come si potrebbe pensare. Mi sorge un dubbio, non è che proprio perchè il Comune non è in grado di fornire un servizio cimiteriale degno di chiamarsi tale ma solo con TLA TLAC TLAC come specificato nell’articolo obbliga le Imprese a fornire un servizio di basso costo e di tremenda qualità per rapportarlo a pessimo servizio cimiteriale del Comune? A pensare male si fa peccato ma, il piu’ delle volte ci si azzecca! Leggo inoltre le nuove tariffe previste per il 2010 per le cremazioni si dovrebbe spendere c,a 550,00 iva compresa al 20% ma, se solo per fare una cremazione si pretendono 550,00 euro mi sapete dire come può una impresa funebre fornire cofano in abete,imbottitura,accessori,pratiche in Comune,carro funebre per il trasporto e 4 necrofori in regola necessari alle operazioni di carico e scarico del feretro che costano c.a 450,00 euro ,le ore di impegno da parte dell’Impresario ecc. ecc. il tutto con Euro 1053,00 pagandoci anche le tasse!!! Accettare simili imposizioni significa diventare dei non pagatori dei fornitori. Impresari meditate accettando simili imposizioni si va verso il baratro e non sarà molto facile risalirlo!!!
    NON C’E’ PARAGONE CHE TENGA!

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