Prime conferme ai sospetti per le sepolture al cimitero di Serra d'Aiello

Sono iniziate ieri mattina le operazioni di estrazione delle bare al cimitero di Serra d’Aiello (Cosenza), ordinate dalla Procura di Paola nell’ambito dell’inchiesta sulla scomparsa di alcuni degenti dall’Istituto Papa Giovanni XXIII. Intorno alle 11 la prima bara e’ stata portata nelle tende da campo allestite nel terreno accanto al cimitero, dove i tecnici della scientifica e dell’istituto di medicina legale di Catanzaro lavoreranno per estrarre il Dna dai resti umani.
Nei mesi scorsi, dalle prime verifiche, e’ emerso che nei loculi erano stati seppelliti piu’ corpi di quanti ne erano stati dichiarati. Sono piu’ di una decina le persone scomparse negli anni dal Papa Giovanni, la struttura psichiatrica sgomberata nell’autunno scorso da cui i degenti avevano ampia facolta’ di movimento, anche di uscire all’esterno. In tutto 67 bare che verranno prelevate, tutte posizionate in una zona del cimitero che era stata riservata all’istituto sanitario.

Saranno campionati i resti umani e verranno confrontati con i Dna forniti dai familiari delle persone scomparse per verificare se appartengono a loro. L’operazione dovrebbe durare una settimana circa. La zona e’ presidiata dalle forze dell’ordine che garantiscono la sicurezza del luogo anche di notte. E oggi si continua a lavorare al cimitero di Serra d’AielloImage, nella parte riservata all’Istituto Papa Giovanni XXIII dove si stanno estraendo le bare. I primi risultati dell’estumulazione confermano i sospetti della Procura di Paola circa la presenza di cadaveri non identificati. Ieri in un loculo sono state trovate quattro bare risalenti a periodi diversi, e in una c’erano due corpi. Uno scheletro sembra essere spostato di recente rispetto all’altro.
Le analisi che verranno effettuate dai tecnici dell’Istituto di medicina legale di Catanzaro e dal Ris di Messina dovranno stabilire, oltre all’identita’ dei cadaveri, anche se le ossa presentano fratture e quindi si possano ipotizzare maltrattamenti sui degenti dell’istituto di cura. Nel pomeriggio il procuratore Bruno Giordano avra’ un incontro con i responsabili delle operazioni per un aggiornamento completo sul secondo giorno di lavoro.

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