Prime condanne per la storia delle tangenti sui funerali a Milano dell’ottobre 2008

Si e’ conclusa a Milano, con 33 patteggiamenti, 4 condanne, 24 rinvii, l’udienza preliminare per 61 imputati per tangenti sui funerali. Il gup ha condannato 4 imputati con rito abbreviato a pene che vanno da 2 anni a un anno e 7 mesi, ha accolto 33 richieste di patteggiamento tra cui quella di Andrea e Massimo Cerato (il primo a 2 anni e 3 mesi, il secondo a 2 anni) titolari di un’impresa di onoranze funebri. Il padre, Alcide Cerato – noto nell’ambiente funerario e del ciclismo – anche lui finito sotto inchiesta, è stato invece mandato a processo insieme con altre 23 persone tra cui Riccardo D’Antoni. Il dibattimento si aprirà il prossimo 15 ottobre davanti alla decima sezione penale del tribunale.
Tra le condanne con rito abbreviato la pena piu’ alta, 2 anni di reclusione (sospesa per la condizionale) e’ stata inflitta ad un infermiere responsabile della camera mortuaria di un ospedale. Le indagini, oltre ai responsabili delle imprese di onoranze funebri hanno riguardato anche parecchi infermieri di diversi ospedali (Pio Albergo Trivulzio, San Paolo, Policlinico, Niguarda, Sacco e altri) e addetti ai cimiteri milanesi, che avrebbero percepito dagli impresari compensi per segnalare alle ditte i decessi. Le accuse a vario titolo sono associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, rivelazione del segreto d’ufficio e peculato. Per l’altro filone d’inchiesta che riguarda L.B., dirigente comunale, e la sua assistente Carla Ferrari, il pm qualche tempo fa ha chiesto al gip Giuseppe Vanore il giudizio immediato.

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