Pesante la condanna in primo grado per l’ex custode del cimitero monumentale di Potenza, il cui legale che ha già annunciato il ricorso in appello.
20 anni di carcere, che potevano essere 30, per Vito Vaccaro, ex custode del cimitero, che ha scelto la via del rito abbreviato ed è stato condannato per falso e corruzione nella gestione di almeno una ventina di compravendite di loculi al cimitero.
L’indagine portò all’arresto, all’alba del 27 novembre 2017, di 3 persone e in 19 furono indagati.
L’accusa nei confronti dell’ex custode è quella di aver intascato mazzette per circa 32mila euro, solo nel periodo (sei mesi) di indagini e controlli da parte degli inquirenti.
Gli agenti documentarono i passaggi di denaro grazie all’ausilio di telecamere e microfoni, che registrarono vari episodi. Soldi incassati per garantire un loculo nel cimitero monumentale della città e non in quello nuovo situato in periferia. L’accusa aveva chiesto per Vaccaro la condanna a 6 anni di reclusione, ma il giudice per le udienze preliminari ha rivisto la condanna al rialzo di oltre tre volte, fino ai 20 anni di reclusione.
Alla condanna di 20 anni per l’ex custode si aggiunge anche quella del risarcimento delle parti civili.
Di norma la risposta al quesito è data entro 3 giorni lavorativi.
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