All’interno del cimitero comunale di Canicattì (AG) vi sarebbero migliaia di loculi concessi a tempo determinato, per 25 anni, e scaduti da tempo, senza alcuna richiesta di rinnovo da parte dei familiari o degli eredi. L’Amministrazione comunale è rimasta inerte. A sollevare il caso è stato il consigliere comunale del Partito Democratico Antonio Maria, che ha portato all’attenzione dell’opinione pubblica la situazione riguardante i mancati rinnovi delle concessioni dei loculi. La procedure prevista dal regolamento comunale prevede che i familiari o, in casi di morte datata nel tempo, gli eredi debbano richiedere il rinnovo della concessione pagando una quota percentuale di quanto versato alle casse comunali in occasione del primo ‘acquisto’ del loculo. E quindi vi sarebbe un godimento indebito da parte dei concessionari e undanno all’Erario. Difatti, mentre è ammissibile prolungare le operazioni di estumulazione per i tempi tecnici ritenuti necessari, ma non certo anni, non è ammissibile mantenere fermo lo stato delle cose facendo godere per più tempo del dovuto le concesisoni cimiteriali.