Nove misure cautelari sono state eseguite da parte della Polizia nell’ambito di un’inchiesta sulla gestione del cimitero di Pompei (Napoli), denominata ‘Terra Santa’.
L’operazione è stata condotta dagli agenti del locale commissariato e dagli agenti della squadra mobile della questura di Napoli. Tra gli arrestati, posti ai domiciliaria, c’è l’ex sindaco Claudio D’Alessio.
Nelle indagini, coordinate dalla Procura di Torre Annunziata (Napoli) e avviate alcuni mesi fa, sono coinvolti anche alcuni politici locali.
Ai domiciliari, oltre che D’Alessio, anche un attuale consigliere comunale, Attilio Malafronte, esponente dell’opposizione. Coinvolti nell’indagine Pasquale Cesarano, ex dipendente comunale, ora in pensione, e Carmine Casciano, dipendente comunale, ex direttore del cimitero di Pompei: i due sono stati condotti in carcere.
L’inchiesta è relativa a fatti accaduti tra il 2011 e l’inizio del 2014.
La società ‘Mirca’, che ha gestito il cimitero fino alla revoca del contratto decisa qualche giorno fa dalla giunta del nuovo sindaco Nando Uliano, è coinvolta – secondo l’ipotesi formulata – per un paio di episodi ma l’inchiesta era partita già precedentemente all’affidamento della gestione dei servizi del cimitero ai privati.
Le denunce dei cittadini erano state determinanti nell’innescare l’indagine che ha portato alle misure cautelari eseguite oggi.