Non si placa la polemica scatenata da Lidia Ravera con le sue dichiarazioni sprezzanti sui bambini morti in gravidanza, definiti ‘grumi di materia’. In attesa che venga calendarizzata l’interrogazione in Consiglio regionale all’assessore alla Cultura del Lazio – presentata da Olimpia Tarzia della Lista Storace e sostenuta da tutti i gruppi di opposizione, tranne M5S – sul caso interviene Roma Sette, il settimanale diocesano, che definisce ‘incompatibili con la cultura’ le ‘affermazioni aberranti’ della scrittrice prestata alla politica. Sottolineando i ‘silenzi assordanti’ del governatore Nicola Zingaretti. E l’ex sindaco Alemanno rivendica l’istituzione anche a Roma di un Cimitero degli Angeli. Dall’esternazione dell’assessore, apparsa il 4 novembre sull’Huffington Post, avevano già preso le distanze esponenti della giunta Zingaretti e della maggioranza. Sia l’assessore ai Servizi sociali, Rita Visini, che il vicepresidente della commissione Cultura, Cristian Carrara, si erano detti ‘assolutamente in disaccordo nella forma e nei contenuti’, pur non condividendo la richiesta di dimissioni avanzata dal centrodestra.
Riportiamo la seguente dichiarazione:
L’assessore regionale alla cultura, Lidia Ravera, si scusa per i giudizi sui cimiteri dei bimbi mai nati. “Non c’era, nelle mie parole, alcun disprezzo, né alcuna forma di sottovalutazione di un sentimento complesso e sempre legittimo. Il mio era un discorso politico – spiega – Sono stata violenta? Me ne scuso. Mi scuso di essere stata troppo irruente.
Vorrei poter continuare a esprimere le mie opinioni. Anche se ho accettato di coprire il ruolo di assessore regionale alla Cultura”.