Giovanni Zavoli, il responsabile dell’Asco, l’azienda dei servizi cimiteriali di Olbia in project financing ha patteggiato, qualche giorno or sono, la pena di 3 anni di reclusione per una serie di abusi edilizi commessi nelle aree cimiteriali di Olbia e frazioni. Il caso giudiziario vede coinvolti anche Antonella Zanni, impiegata dell’Asco, e Stefano Mibelli, un impresario originario di Sassari titolare dell’omonima azienda edile e della “Gallura Appalti srl”, due società alle quali vennero appaltati, nel 2010, i lavori di ampliamento e ristrutturazione di opere cimiteriali.
Stando alle accuse contestate ai tre (per Stefano Mibelli e Antonella Zanni il gip ha disposto il rinvio a giudizio davanti al giudice unico) avrebbero realizzato nuove tombe e decine di loculi nei cimiteri di Olbia, San Pantaleo, Muddizza Piana, San Giovanni, Su Trainu Moltu e Berchiddeddu ampliando cappelle private e tombe familiari senza i necessari nulla osta da parte dell’ufficio di tutele del paesaggio.
I tre sono stati indagati dalla procura della Repubblica dopo che vennero alla luce una serie di documenti falsi dei quali non vi era riscontro negli uffici competenti. Il caso venne chiuso con la richiesta di rinvio a giudizio dei tre.
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