Il 3 e 4 maggio 2007 si è riunito a Milano il (CCWC) Comitato tecnico per i cimiteri ed i crematori della EFFS (Federazione Europea dei Servizi Funerari).
La prima parte della riunione è stata limitata ai membri del CCWC (provenienti da 13 paesi) e per l’altra metà la riunione è stata congiunta con l’ECN (European Crematoria Network), che vede rappresentanti dei maggiori costruttori di crematori europei e taluni gestori di impianti.
Nel complesso all’incontro sono intervenuti rappresentanti al massimo livello, sia come costruttori e gestori, di 15 Paesi europei.
La riunione ha permesso un franco dibattito sia sulla situazione attuale sia sulle possibilità evolutive dei crematori, in particolare per quanto concerne l’aspetto del controllo delle emissioni in atmosfera, che coinvolge però anche tematiche gestionali proprie dei crematori, dei cimiteri e di riflesso pure per il settore funebre.
Su una tabella di limiti massimi per le emissioni in atmosfera si è già trovata una intesa ampia.
La tabella verrà discussa con le competenti istituzioni della UE perché venga emanata una specifica normativa, da considerarsi uno standard per l’Europa.
Tutti i partecipanti all’incontro ritengono fondamentale che la normativa per gli inceneritori di rifiuti non sia trasferita ai crematori, ma che debba esservi un norma specifica per questi ultimi.
Resta ancora da definire una posizione circa la gradualità con la quale queste norme dovranno essere applicate e in particolare viene segnalata la difficoltà dei Paesi dove la cremazione non ha ancora raggiunto quote considerevoli e dei Paesi con bassa densità demografica, che rischiano di vedere chiudere crematori per la insostenibilità degli oneri economici connessi con la messa a norma (in particolare si cita la Norvegia, ma anche la situazione della Spagna, dell’Italia e di parte della Francia).
L’incontro si è chiuso con la decisione di far circolare un documento conclusivo, su cui raccogliere le osservazioni di tutti i partecipanti al meeting (sia CCWC che ECN) e se vi saranno le condizioni convergere su un testo unico nel giro di un paio di mesi (prima delle ferie estive).
L’obiettivo è quello di effettuare un incontro a Bruxelles ai primi di dicembre 2007.