Parma fa un passo avanti verso la piena inclusione dei cittadini di fede musulmana.
“Essere seppelliti in Italia è segno di stabilità di una comunità che ha, in gran parte, un percorso di migrazione alle spalle” spiega la consigliera comunale di Effetto Parma, Nabila Mhaidra.
E’ appena stata resa disponibile un’area dedicata alle sepolture per i fedeli musulmani all’interno del cimitero comunale di Valera.
Un traguardo raggiunto dopo anni di lavori tra gli uffici del Comune di Parma e i rappresentanti delle comunità musulmane del territorio, che non porterà spese all’ente pubblico.
“Grazie agli uffici dell’assessorato di Michele Guerra, con delega ai servizi cimiteriali – dichiara la consigliera Mhaidra– adesso diventa più reale e concreto per i fedeli musulmani che vivono a Parma sentirsi parte della comunità. A nome delle comunità, della Consulta dei Popoli e del gruppo Effetto Parma arrivano i più sinceri ringraziamenti per questa convenzione raggiunta. I cittadini di fede musulmana, che hanno deciso di crescere le loro famiglie qui, ora avranno la garanzia di poter vedere rispettato il rito per i loro cari defunti che non possono o non vorrebbero rimpatriare.
I progetti delle nuove famiglie straniere sono cambiati, è giusto che possano anche loro avere un luogo vicino alle loro case dove andarli a ricordare.
In molti paesi di fede musulmana infatti oggi c’è la guerra e diventa impossibile riuscire a sognare un ritorno alla terra natia”.
Attraverso il recupero della zona inutilizzata a sud-ovest del plesso del cimitero di Valera è stato quindi creato uno spazio con 50-60 sepolture solo a terra, come prevede il rito musulmano, dedicato e sotto intera gestione per pulizia e manutenzione delle comunità musulmane cittadine che hanno sottoscritto la convenzione diventata ora attiva con la delibera comunale.
I servizi disposti da Ade Spa, gestore dei servizi cimiteriali, saranno a carico delle famiglie dei defunti e della comunità musulmana quando questi non potranno affrontare le spese.
“Non si parla di cimiteri islamici – continua la consigliera Mhaidra – la comunità musulmana di Parma, infatti, ha condiviso l’idea di usufruire di uno spazio prima inutilizzato all’interno del cimitero comunale, e non fuori, nell’idea che condivisione di spazi e contaminazione di culture siano tasselli necessari per andare verso l’inclusione.
Per smetterla di vedere gli altri come diversi e lontani, per non guardare più con sospetto chi porta un velo e un’altra cultura nei luoghi che devono essere pubblici per tutti.
Il rito musulmano prevede infatti delle regole che prima di oggi era difficile veder rispettate in pieno. Si rigettano quindi quelle accuse sul non volersi ‘mischiare’ con fedeli di altre religioni.
Si tratta di eguali diritti e doveri nel rispetto delle culture e tradizioni diverse. Come gruppo Effetto Parma abbiamo rispettato quanto promesso nel nostro programma elettorale e continueremo a lavorare per migliorare il dialogo e l’incontro tra le comunità straniere tutte, il territorio e i suoi cittadini”.