L’applicazione di due sentenze del Tar Sicilia e del Tar Puglia del 2013 e del 2014, insieme a un piano concordato con l’Asp per la realizzazione di 800 loculi e 250 fosse al cimitero dei Rotoli, potrebbe portare alla soluzione dell’emergenza sepolture a Palermo prima dell’estate. È quanto emerge dal piano che l’assessore Roberto D’Agostino ha sottoposto alla giunta comunale, che ha deciso uno stanziamento, con prelievo dal fondo di riserva, di 450mila euro che dovrebbero essere recuperati nei prossimi mesi tramite i costi di concessione delle sepolture.
Il piano si articola in tre passi fondamentali. Come primo punto l’Asp ha già dato il parere favorevole per la realizzazione al cimitero dei Rotoli di 400 loculi tramite strutture prefabbricate in cemento armato. Una ulteriore autorizzazione per altri 400 loculi è già al vaglio dell’autorità sanitaria. La giunta ha quindi deciso ieri un prelievo dal fondo d’emergenza per 450mila euro necessri all’acquisto, tramite gara Consip, dei loculi e per la loro collocazione. Questa spesa sarà recuperata tramite la vendita delle concessioni che per gli stessi 800 posti dovrebbe essere superiore ai 500mila euro. I tempi per l’espletamento della gara fanno prevedere l’avvio della collocazione entro fine giugno. Inoltre sono attualmente in corso dei lavori presso il campo 478 ubicato nella parte alta del cimitero dei Rotoli. Una volta estumulate le ultime due salme presenti, e in presenza di condizioni atmosferiche idonee, sarà possibile realizzare entro la metà di maggio almeno 250 posti per la tumulazione di tutte le salme attualmente a deposito.
Infine, con una modifica del regolamento da parte del Consiglio comunale ed in applicazione di due sentenze dei tribunali amministrativi regionali di Sicilia e Puglia, si procederà alla revoca delle concessioni perpetue, ritenute illegittime dalla giustizia amministrativa, che saranno trasformate in concessioni a scadenza eventualmente rinnovabili. Si tratta in particolare di circa 12mila sepolture. Agli attuali concessionari sarà offerto un diritto di prelazione per i due terzi dei loculi, rendendo quindi disponibili per l’amministrazione almeno 4mila posti, sufficienti per le sepolture previste in un periodo di circa 30 mesi.