Ai Rotoli di Palermo, dove già sussistevano condizioni emergenziali nella gestione cimiteriale, si è assistito, nelle ultime due settimane, ad un aumento delle sepolture – in media 25 defunti in più del numero usuale.
Il maggiore tasso di mortalità ha quindi riportato la cifra di sepolture in attesa, che si stava lentamente ridimensionando, di nuovo a livelli allarmanti, con circa 474 bare in sosta.
Ora il Sindaco Orlando sta puntando con decisione sulla realizzazione di loculi prefabbricati, con un primo lotto di 300 manufatti ed un secondo di 1.100 ai Rotoli.
Inoltre si è intenzionati ad avanzare una proposta di modifica del Regolamento comunale dei Servizi cimiteriali, volta all’abbassamento della durata di concessione – attualmente di 30 anni per le nicchie, le cellette ossario e le cellette per urne cinerarie – fra i 20 ed i 25 anni.
Una simulazione ha evidenziato che, se la scadenza di concessione avvenisse dopo 20 anni, si potrebbero liberare almeno 3.400 nicchie, anche se resta da valutare la portata delle possibili azioni conseguenti, in caso di mancata mineralizzazione dei defunti ivi tumulati, dopo tale lasso di tempo.
Sul fronte della cremazione, sembra invece definitivamente abbandonata l’idea di dotarsi – tramite acquisto o noleggio – di un forno crematorio containerizzato. Si punta, in alternativa, al riattamento e rimessa in funzione del vecchio impianto di cremazione presente a Palermo.