Saranno in quattro, il prossimo15 ottobre 2013, a comparire davanti al giudice monocratico del tribunale di Pistoia con l’accusa di vilipendio e distruzione di cadavere in concorso. E per uno degli imputati, il titolare di un ditta di Porcari che aveva avuto in appalto la gestione dei cimiteri, anche quella di frode nelle pubbliche forniture. Cosa facevano? Quando, nel corso delle esumazioni, si trovavano ad avere a che fare con salme non ancora del tutto decomposte dal trascorrere del tempo e che, per questo, non potevano essere trasferite altrove, secondo la procura della Repubblica ricorrevano a cesoie e a colpi di vanga per fare a pezzi i cadaveri e rinchiuderne poi i resti in sacchi della spazzatura da sotterrare di nuovo al di sotto delle nuove bare. Tutto questo per risparmiare.
Il rinvio a giudizio è stato decretato dal gup Roberto Tredici al termine dell’udienza preliminare nei confronti del titolare della ditta Essepi Costruzioni, di Porcari, Sergio Pellini, 55 anni, e di tre suoi dipendenti: Gheorghe Alin Caldare, 32 anni, romeno, residente a Pescia, Gianfranco Santini, 66 anni, di Capannori, e Stefano Pellicciotti, 44 anni, di Porcari.