Opuscolo sul bon ton in caso di funerale cristiano

Applausi "inopportuni" ai funerali, mentre nel caso della cremazione l’urna deve essere conservata in cimitero: le ceneri non vanno tenute in casa né disperse, anche se la legge lo permette.
Sono queste alcune indicazioni sulla celebrazione dei funerali elaborate dal consiglio della collaborazione pastorale di Castelfranco e pubblicate come inserto nel periodico "La vite e i tralci" distribuito nelle parrocchie del Duomo, della Pieve, di Villarazzo, di Postumia e di Salvarosa.
Una sorta di decalogo per dare cristianamente l’ultimo saluto ad una persona cara, dove non mancano indicazioni pratiche.
Una di queste riguarda proprio gli applausi: non è infatti raro che la partenza verso il cimitero, ma anche l’arrivo in chiesa del feretro, sia salutato con un battimani. Un’abitudine che, appunto, viene giudicata inopportuna e quindi da evitare.
Anche sulla lettura di messaggi privati in memoria del defunto ci sono novità: normalmente lo spazio riservato è quello che anticipa le preghiere finali. Ma l’indicazione prevede diversamente: «Qualora i familiari volessero leggere messaggi privati è preferibile farlo in forma di preghiera durante la preghiera dei fedeli: ove questo non fosse possibile intervento sarà in chiesa prima dell’inizio della celebrazione, previa la visione del sacerdote celebrante o, al termine, in cimitero».
Viene inoltre ricordato che «la celebrazione si conclude con la sepoltura del defunto: solo al termine si porgono le condoglianze alla famiglia» ma anche che «nel canto è da scoraggiare il ricorso ai solisti e si privilegi piuttosto il repertorio dell’assemblea». Nessuna proibizione esplicita sulla tipologia di canti fuori dalla liturgia.
Circa la cremazione, una pratica sempre più diffusa: viene ribadito quanto prescrive il Codice di Diritto Canonico e cioè che «la Chiesa permette la cremazione se tale scelta non mette in dubbio la fede nella risurrezione», si dà come indicazione che le urne siano collocate nel camposanto, perché possano essere visitate: «il cristiano quindi non sparge le ceneri, né conserva l’urna cineraria in casa o in un luogo diverso dal cimitero».
Pratiche quest’ultime ammesse dalla legge, ma che non sono giudicate in linea con i precetti cristiani.

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