Per i defunti indigenti ad Olbia resta solo la cremazione.
Dopo la decisione del Comune di Olbia, che con una delibera di G.M. ha stabilito che l’inumazione o la tumulazione non sono più le modalità uniche per i “servizi funebri essenziali a carico del Comune e a favore dei cittadini indigenti”, non si è fatta attendere la reazione dell’opposizione di centrosinistra in Consiglio comunale. «Un provvedimento che discrimina anche i morti, coloro che hanno avuto la “colpa” di essere poveri in vita ne pagheranno le conseguenze anche da morti – recita la nota del gruppo consiliare del Partito democratico –. Un provvedimento che si pone in palese dispregio dell’articolo tre della nostra Carta costituzionale, secondo il quale tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. Il provvedimento è anticostituzionale e cercheremo in ogni modo di contrastarlo». Il sindaco non ha voluto commentare, invece, la scelta compiuta dalla sua amministrazione.
Una scelta di economicità in periodi di forti difficoltà economiche per i Comuni, viene detto in Comune.
Il capitolato d’appalto individuava come modalità unica di sepoltura l’inumazione negli spazi dedicati del cimitero comunale: ma secondo la valutazione della giunta Nizzi tale scelta nasceva dalla necessità di contemperare il diritto ad una dignitosa sepoltura con i principi di economicità ed efficienza nella gestione della spesa pubblica. Economicità che non esisterebbe più, dal momento che il Comune spiega come «siano state incrementate le tariffe per l’inumazione, mentre sono state definite quelle per la cremazione, con l’avvio del nuovo impianto crematorio». La giunta Nizzi ha così quantificato in 492 euro più Iva il costo standard per una cremazione, mentre ammonterebbe a 990 euro più Iva il costo per una inumazione. Un risparmio di quasi 500 euro per le casse comunali: nel corso del periodo 2015-2016 sono state autorizzate dai Servizi sociali del Comune 21 inumazioni ai cittadini indigenti, per un costo complessivo di 8.230 euro.
strano che sia proprio dai banchi di sinistra, ancorché all’opposizione, che si critica una scelta di favore per la cremazione. I vecchi comunisti e socialisti si rivolteranno nella tomba.
Io penso che sia una scelta giusta e civile. Nessuna discriminazione. Si dovrebbe però far per tutti quanti e non solo per chi è estremamente povero. Io sono da sempre favorevole alla cremazione.