Occorre riallineare le tariffe di illuminazione elettrica votiva a Roma. Lo dice l’Agenzia per i servizi pubblici di Roma

L’Agenzia per i servizi pubblici del Comune di Roma ha analizzato le principali caratteristiche del servizio di illuminazione votiva (o anche perpetua) a richiesta individuale e che consiste nella fornitura di lampada votiva elettrica accesa 24 ore su 24, in corrispondenza dei loculi e manufatti cimiteriali nei cimiteri capitolini. L’analisi, grazie alla documentazione ed alle informazioni fornite dai soggetti gestori (Ama S.p.A. e Acea Distribuzione) e dai Dipartimenti dell’Amministrazione comunale, ha riguardato, tra l’altro, il regime e la proprietà dei beni strumentali, la natura del servizio erogato e le modalità di affidamento per il servizio di illuminazione votiva cimiteriale, anche in relazione alle nuove scadenze fissate dalle vigenti norme in materia di servizi pubblici locali. Come di consueto l’Agenzia, sulla base delle risultanze dell’analisi condotta, ha anche formulato alcune osservazioni e proposte in ordine al superamento delle criticità riscontrate, che consistono nella necessità di allineare le tariffe in vigore, uniformandole e al di sotto del limite massimo stabilito dall’Autorità di vigilanza romana. Per l’autorità, quindi, «l’Assemblea Capitolina dovrebbe stabilire le tariffe massime applicabili per l’illuminazione votiva nei cimiteri tenendo conto dell’eventuale diverso regime di proprietà dei beni strumentali all’erogazione del servizio e la titolarità delle manutenzioni straordinarie e investimenti». Non solo. «Dovrebbe emanare le sue linee di indirizzo per la formulazione di un apposito contratto da far sottoscrivere al richiedente in fase di attivazione del servizio e per la Carta di qualità dei Servizi, con la partecipazione delle associazioni degli utenti e consumatori, contenente gli obblighi generali e specifici assunti dal gestore». Tra l’altro bisognerebbe «mettere ordine» nel rapporto di concessione con l’Acea, che risale ormai al 1943. Manca, infatti, una disciplina che regoli da un lato il rapporto con l’utenza e, dall’altro, gli oneri del concessionario nei confronti dell’Amministrazione.

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