Il Tar dà torto alle suore di clausura e quindi le monache di San Giacomo di Veglia a Vittorio Veneto (Treviso) non potranno usare il monastero per le sepolture. Suor Maria Carmine, sepolta nel cimitero dentro il monastero di San Giacomo nel 2008, sarà l’ultima suora di clausura a poter riposare vicino alle consorelle. Con la decisione del Tar è stata data ragione al Comune che non rilevando la corretta distanza di rispetto prevista dagli artt. 101 e seguenti del DPR 285/90 ha imposto la sospensione delle sepolture all’interno del convento, consentite dal 1969, data in cui venne stabilita la nascita del cimitero per le religiose, alle quali è fatto divieto di uscire dal monastero anche per visitare le consorelle sepolte altrove. Ora le suore dovranno decidere se proseguire fino al Consiglio di Stato o terminare qui la causa.
Se si tratta di cimitero particolare, soprattutto se a sistema di inumazione, posteriore all’approvazione del Testo Unico Leggi Sanitarie (Regio Decreto 1265/1934) richiamato dall’Art. 101 e seg. del regolamento nazionale di polizia mortuaria approvato con DPR 285/1990 Nulla osta!
Per la tumulazione privilegiata, invece, si applicherebbe l’Art. 105 del DPR 285/1990 con particolare riferimento all’art.1242 del codice di Diritto Canonico, qualora la tomba sia in luogo di culto.