Ben pochi avrebbero pensato che l’introduzione dei QR al cimitero di Arlington (USA9 avrebbe scatenato polemiche. Ma così è successo, quando, come diversi altri cimietri americani, anche ad Alington si è pensato di installare sulle tombe i codici QR, i sistemi che permettono di memorizzare informazioni da leggere su telefoni cellulari o smartphone. L’innovazione non è piaciuta al comitato consultivo dell’Arlington National Cemetery, luogo simbolo degli Stati Uniti dove sono sepolti gli eroi di guerra e dove recentemente il presidente Barack Obama ha deposto una corona sulla tomba di John Fitzgerald Kennedy. Come racconta il Washington Post, il comitato del cimitero della Virginia ha deciso di non permettere ai codici QR di fare la loro comparsa sulle lapidi di Arlington. Per ora viene rimandata la possibilità di avere un accesso istantaneo a un ‘obitorio online’, provvisto di fotografie dei cari estinti e di tante informazioni aggiuntive.
Ma il divieto non è andato giù a varie persone. “È qualcosa che merita di essere discusso con la comunità dei veterani”, ha affermato Joe Davis, portavoce dei Veterans of Foreign Wars, precisando che “apprezza l’idea di raccontare la storia delle persone qui sepolte, poiché una storia che non è narrata è persa per sempre”. Davis ha sottolineato l’importanza di garantire delle storie accurate e di trovare collaboratori per scriverle, prima di andare avanti con il progetto. “O si cresce o si muore. Noi abbiamo sempre spinto per sperimentare”, spiega Jon Reence, manager dell’azienda di Seattle, Quiring Monuments, che per prima nel 2011 ha offerto la possibilità di avere il codice sulla tomba: oggi ha 40 impiegati e un fatturato annuo di 5 milioni di dollari. Intanto mentre l’Arlington National Cemetery vieta la tecnologia, l’Anchorage Memorial Park Cemetery – in Alaska – annuncia un’espansione dell’utilizzo dei codici QR nel 2014, dalle tradizionali tombe ai colombari. “I codici sono davvero piccoli. Così non distraggono dalla visione d’insieme dei colombari. Tutti pensano sia una buona idea e una buona opzione da offrire alle famiglie” ha detto Rob Joners, direttore del cimitero.