La Facoltà di Architettura “Aldo Rossi” dell’ALMA MATER STUDIORUM Università di Bologna – sede di Cesena, nell’ambito della propria programmazione di eventi culturali ed espositivi ha inaugurato mercoledì 23 aprile 2008 alle ore 17.30, presso la Chiesa dello Spirito Santo in via Milani, a Cesena, la mostra NECROPOLIS. LA CITTA’ IDEALE DELLA MEMORIA. ARCHITETTURA 29. La mostra resterà aperta dal 23 aprile al 31 maggio 2008 secondo i seguenti orari:
lunedì – venerdì ore 16.30 – 19.30
sabato e domenica ore 10.00 – 13.00 / 16.30 – 19.30
L’ingresso è gratuito.
La mostra è dedicata all’architettura dei cimiteri, con progetti elaborati dagli studenti dei laboratori di progettazione e restauro. Nel giugno 2007 la stessa mostra è stata esposta a Bologna su iniziativa della Facoltà di Architettura “Aldo Rossi” e del Comune di Bologna, nel ciclo di attività “Alla scoperta dei Cimiteri Europei” (1-17 giugno 2007, Bologna, Sala Ercole, Palazzo D’Accursio).
L’architettura dei cimiteri è un tema caro alla Facoltà di Architettura di Cesena, anche come tributo all’opera di Aldo Rossi e Gianni Braghieri nell’ampliamento del cimitero di Modena. La Facoltà è inoltre socia dell’ASCE, Association of Significant Cemeteries in Europe.
Nella mostra saranno esposti gli elaborati di progettazione e restauro in due sezioni. La prima, Per una elegia dei cimiteri di campagna, offre una selezione di progetti per i cimiteri di campagna, del corso del prof. Arduino Cantàfora di Progettazione architettonica III; oggetto dell’indagine è il linguaggio umile e domestico, dell’architettura cimiteriale e non, il muro di cinta, la porta, la finestra.
La seconda propone il progetto di restauro e valorizzazione della Certosa, il cimitero monumentale di Bologna, elaborato dagli studenti del corso di Restauro architettonico della prof.ssa Antonella Ranaldi, con il contributo del corso di Rilievo architettonico del prof. Roberto Mingucci; oggetto dell’indagine è l’opera degli architetti Venturoli, Marchesini, Monti.
Si colgono nelle due sezioni i temi dell’eredità ottocentesca, attualizzati per la formazione degli architetti di domani. Il cimitero suburbano, della tradizione romantica, come descritto da Thomas Gray nell’Elegia scritta in un cimitero di campagna del 1750, è riproposto nell’idea progettuale di piccoli cimiteri diffusi nel territorio, in alternativa alla concentrazione in un unico luogo. Il cimitero monumentale neoclassico nel significativo esempio della Certosa di Bologna è l’oggetto di una riflessione per la comprensione e valorizzazione della vocazione museale delle architetture indagate, come “città ideale della memoria”.
Fonte: www.arch.unibo.it