Nasce a Milano un'altra impresa pubblica del settore cimiteri: la seconda in Italia dopo Roma

Sta per nascere la seconda più importante impresa pubblica italiana del settore cimiteriale. Il Comune di Milano, con una delibera di Giunta Municipale, assunta nei primi giorni del mese di agosto, ha dato il via al percorso per la costituzione di una impresa pubblica, totalmente controllata dallo stesso ente, per la gestione dei servizi necroscopici, cimiteriali e di cremazione. Dovrebbe trattarsi di un’azienda speciale dal nome “Misef – Milano servizi funebri”, non proprio appropriato, visto che confonde la componente funebre con quella cimiteriale, ma c’è tempo per cambiare. Quindi non più sepolture gestite dal personale comunale, esumazioni e illuminazione votiva affidate a terzi, ma tutte queste attività saranno gestite dalla nuova azienda. La delibera è stata presentata ieri pomeriggio dall’ Assessore ai Servizi civici, Stefano Pillitteri, alle commissioni Bilancio e Servizi al cittadino di palazzo Marino. Ora partirà l’iter approvativi, stante la competenza consiliare della decisione, ma la maggioranza è compatta nel difendere la scelta, che interessa 280 dipendenti. La Misef sarà “una emanazione diretta del Comune – ha spiegato Pillitteri – che ne sarà il proprietario al 100 per cento e le conferirà i fondi necessari sia per lo start up sia per gli investimenti in conto capitale per le infrastrutture e le nuove opere”.

Tra i progetti anche quello del raddoppio della capacità del crematorio di Lambrate: da 4 a 8 forni, con la automazione di molte delle procedure che prima erano manuali e l’ampliamento della attuale struttura, per adeguarla alle mutate necessità, visto l’enorme aumento delle cremazioni avuto in questi ultimi anni.

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54 thoughts on “Nasce a Milano un'altra impresa pubblica del settore cimiteri: la seconda in Italia dopo Roma

  1. per Margherita consumatrice massaia donna di casa sul corriere di stamani
    in cronaca di Milano puoi vedere quanto ti faranno risparmiare le istituzioni
    esempio la salma in colombaro di fascia da € 612 a € 1500 i resti in vestibolo da
    €884 a € 2000
    Margherita S V E G L I A S V E G L I A ! ! ! !

  2. ma come fa il comune di milano ad occuparsi dei marmi,i giardinetti,il cambio dei fiori,visto che non detiene aziende che si occupano di questo?o forse le appaltera’ ad altri?

  3. Per danigamba : se fosse come dici tu, allora perchè non sei così furbo da fare il marmista pure te ? è tutto rose e fiori !!! 😉

    A parte questo piccolo sfogo, meglio lasciare che le cose facciano il loro corso, come dice giustamente maurizio.

  4. è come parlare con le piante (grasse) Esco dalla discussione perchè forse non mi sono spiegato bene . Lasciamo che le cose facciano il loro corso e forse il tempo mi darà ragione .
    Poi magari ci risentiamo (per inteso io fatturo anche gli spilli e non cerco protezione per una cosa che non mi riguarda personalmente)

  5. x meregalli: egregio proprio non ci siamo, non vedo nero sono i quotidiani che danno le notizie. Se non sei in grado di stare sul mercato, se non investi, se non ristrutturi la tua attività e non sei competitivo scomparirai. Snam retegas lavora, e anche i privati lavorano e creano utili. Perchè mai i piccoli marmisti non dovrebbaro farcela. Oppure fanno parte della catena che non produce ma lavora conto terzi? La solita catena , la cava produce e qualcuno taglia i blocchi marmorei che li consegna a chi taglia e lavora i monumenti che tramite la fonderia richiede i bronzi che un rappresentate consegna e tu li assembli, e che magari non fatturi neanche. Forse cerchi protezionismo?

  6. Ben detto EB !!!
    qui i privati pensano che se vendo a 2.500 guadagno il 100% ….
    per non parlare dei rischi correlati di chi non paga a lavoro ultimato, della mancanza di ferie e malattia pagate, dei debiti, del fatto che questa settimana concludo un monumento (ma dalle mie parti se ne faccio 20 all’anno sono contento ) e poi per il resto del mese solo cremazioni o fotografie….

    Se fosse tutto rose e fiori, se fosse un lavoro leggero, allora tutti gli impiegati farebbero i marmisti e gli impresa di OF !!!

  7. rispondo a EB : non ha capito se quella parola avresti vuluto usarla contro di me ,se si probabilmente mi hai frainteso o non hai capito da che parte stò

  8. Sfatiamo, per piacere, la leggenda che i marmisti siano ricchi.
    Quando compri un monumento, e lo vuoi di una certa qualità e fattura, è come quando vuoi comperare un divano. Niente di più e niente di meno.
    Vuoi la qualità? Ovviamente la paghi. Quindi compro un divano e spendo 2500 euro? Compro un monumento e ne spendo altrettanti? E pensate che tutti questi soldi vengano intascati dal marmista? E dove mettiamo i macchinari, gli operai, la locazione, le spese condominiali, la corrente, l’acqua, il riscaldamento oltre che ovviamente il marmo di una certa qualità, la lavorazione di un certo tipo, l’incisore e quant’altro possa venire in mente?
    Rispondo a Meregalli: avrei voluto usare quella parola, ma sinceramente sono troppo schifata…

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