Il Comune di Napoli toglie alla Curia 130 cappelle nei cimiteri: il Tribunale dà torto alle Arciconfraternite.
Il Comune di Napoli batte la Curia nella battaglia legale innescata a partire dalle luci votive e così 130 cappelle funerarie gestite da 16 congreghe passano di proprietà al Municipio che le gestirà tramite proprio personale.
Gli uffici cimiteriali del Comune di Napoli hanno avvisato le 16 Arciconfraternite della “declaratoria di decadenza dalla concessione di suolo cimiteriale di cappelle funerarie riconducibili a 16 Arciconfraternite della Curia di Napoli”.
Gli incaricati delle arciconfraternite adesso rischiano di perdere il posto di lavoro ed i regolamenti di ogni singola congrega di uniformeranno a quelli comunali.
Tutto parte dalla gestione delle luci votive, quando la Curia si e rifiutata di far entrare la concessionaria Citelum nelle proprie congreghe ed ha cominciato a vendere lumini a batteria per sostituire le luci interne.
Le Arciconfraternite adesso dovranno consegnare la documentazione a seguito delle acquisizioni al patrimonio dell’Ente delle cappelle per consentire il prosieguo delle operazioni di polizia mortuaria.
Dovranno portare al front office del Comune gli atti dai quali si evinca la stipula del relativo contratto in originale.
Le 130 cappelle funerarie sono distribuite nei cimiteri di Poggioreale, Monumentale, Nuovissimo, San Giovanni a Teduccio, Secondigliano, Miano, Chiaiano, Barra, Ponticelli, Pianto, Pietà.