Napoli: il cimitero delle 366 fosse

Il cimitero delle 3666 fosse, cosiddetto Dei Tredici, fu commissionato nel 1762 da Ferdinando IV di Borbone, sulla base della richiesta fatta dall’ospedale di Santa Maria del Popolo degli Incurabili.
L’opera venne pensata dall’architetto Ferdinando Fuga, che introdusse criteri di razionalizzazione delle sepolture allora del tutto sconosciuti.
L’area cimiteriale delle 366 Fosse è stata chiusa nel 1890 dopo aver accolto più di settecentomila corpi.
Un vasto cortile contiene 366 ambienti ipogei disposti in 19 file per 19 righe, cui erano state aggiunte 6 fosse disposte nell’atrio dell’edificio rettangolare. Queste ultime fosse vennero poi eliminate con l’ampliamento del cimitero eseguito nel 1871.
Ciascuna fossa, cui si accedeva dall’alto mediante un tombino, aveva una profondità di 7 metri e una pianta di 4,20 per 4,20 metri, ed era segnata sulla pietra di copertura con un numero progressivo da 1 a 366, corrispondente alla data del giorno stabilito per l’apertura annuale, scritto con numerazione araba. Il numero 366 corrispondeva alla data del 29 febbraio.

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