A seguito dell’entrata in zona Rossa della Regione Campania, a Napoli il Comune ha disposto di mantenere aperti i cimiteri. I contagi, nella prima settimana di marzo, hanno raggiunto le 2.200 unità, con un aumento del 16% rispetto alla settimana precedente.
Di fronte alla situazione pandemica la Curia, vista la presenza di molte cappelle di confraternite, che si tratta di veri e propri edifici con sale interne in cui si possono presentare situazioni di assembramento, con circolare del comitato di Gestione delle Arciconfraternite ha comunicato la chiusura delle cappelle cimiteriali, a partire dal 12 marzo 2021 e fino a data da destinarsi. Le cappelle saranno pertanto inaccessibili alle visite dei parenti dei defunti, mentre proseguiranno le operazioni cimiteriali, come inumazioni e tumulazioni.
La circolare del Comitato delle Confraternite Diocesane così recita:
“Tenuto conto delle recenti disposizioni e misure adottate, sia in sede nazionale che regionale, per contenere l’impennata di contagi da Covid19 e considerando il senso di responsabilità sociale, ottemperanza normativa e prudenza sanitaria che caratterizza i Sodalizi diocesani, si consiglia e si raccomanda vivamente di chiudere provvisoriamente al pubblico le cappelle cimiteriali al fine di ridurre ulteriormente le occasioni di contatto tra le persone e offrire così il nostro contributo nella lotta a questa implacabile piaga.
Sarà dunque opportuno in linea con i principi di cautela che ispirano il Dpcm e Ordinanze locali che le cappelle restino interdette fintantoché la crisi pandemica, assai pericolosamente riaccesasi nelle ultime settimane, non ritorni entro margini di maggiore sicurezza e gestibilità, all’uopo comunicando a confratelli e utenti la portata e lo scopo di tale decisione (restano escluse le operazioni cimiteriali, che dovranno ovviamente essere garantite secondo i protocolli previsti dalla norma).
Duole profondamente, sia come sacerdote che come direttore dell’Ufficio Diocesano Confraternite, che i fedeli napoletani, in questo periodo che si auspica breve, non possano esercitare le pie pratiche di devozione e commemorazione dei fratelli defunti, ma in questo momento è di fondamentale importanza dare priorità ai programmi e agli appelli di cautela che le Autorità Centrali e locali stanno quotidianamente diramando e partecipare coscienziosamente alla battaglia che la comunità civile, ad ogni livello, ha ingaggiato contro questo nemico tanto irriducibile”.