MISEF: indetto sciopero da alcune sigle sindacali

I cimiteri di Milano rischiano di restare chiusi per un’intera giornata il 27 novembre prossimo. I sindacati confederali e le sigle di base Csa, Sdl, Rdb e Diccap hanno infatti proclamato per quella data una giornata di agitazione all’insegna dello slogan ‘No al business dei defunti’ per contrastare la nascita di Misef, l’azienda speciale alla quale il Comune intende conferire i servizi funebri. Per i rappresentanti dei lavoratori, riuniti oggi in assemblea al Cimitero Maggiore, la nuova societa’, su cui oggi inizia la discussione nell’aula di palazzo Marino, non solo mette a repentaglio il futuro degli addetti, oggi dipendenti comunali, ma comporterebbe un vertiginoso aumento delle tariffe per i cittadini. ”Il piano finanziario allegato alla delibera – ha affermato Adriano Sgro, segretario generale della Cisl-Fp di Milano – non e’ realistico. Paradossalmente il Comune fa una privatizzazione non per favorire la concorrenza del mercato e abbassare le tariffe, ma per aumentarle: questa e’ una operazione di cannibalizzazione sulle pelle dei cittadini”.

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One thought on “MISEF: indetto sciopero da alcune sigle sindacali

  1. In merito alla questione MISEF bisogna subito dire che ciò che vogliono far passare per tutela a favore del cittadino, altro non è che un vero e proprio businnes a favore di eventuali imprenditori pronti sull’uscio di casa MISEF per entrare in società e quindi gestire il mercato. Non ci si deve assolutamente illudere che sarà circoscritto alla sola attività cimiteriale, bensì, una volta avviata l’attività, sarà mirata alla sola attività che interessa veramente ai signori del palazzo: “l’attività funebre”. Metteranno le mani su quanto di fatto risulta essere prerogativa della pura e semplice “impresa di pompe funebri”. Personalmente non dispero, in quanto, così come in passato il Comune di Milano ha avviato attività in altri settori, rivelatisi poi veri e propri buchi nell’acqua a livello economico e, all’occorrenza, perdendo anche diverse cause innanzi al TAR, così sarà per la MISEF. Non dimentichiamo, poi, che il comune di Milano naviga in un mare di debiti e non credo che il Consiglio o la Giunta possano avallare siffatta operazione.
    Stiamo alla finestra e, se sarà il caso, porteremo lo stesso Comune avanti l’Autorità idonea a giudicare la liceità o meno di tale operazione.

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