Messina valorizza il suo Gran Camposanto

Oggi, 18 giugno 2017, è partito il programma di visite tematiche al Gran Camposanto, promosso dall’assessorato all’Ambiente e Nuovi Stili di Vita e dal Dipartimento Cimiteri, con la consulenza dell’esperto alla cultura Marcello Mento ed il coordinamento dell’arch. Teresa Altamore.
L’iniziativa avrà come guide d’eccezione professori universitari, storici dell’arte, ingegneri, architetti e fotografi che hanno studiato, scritto saggi e fotografato quello che unanimemente viene considerato uno dei più artistici e monumentali cimiteri d’Italia e d’Europa.
Il primo appuntamento vede la presenza del prof. Dario De Pasquale che ha trattato il tema de “I benefattori e le famiglie illustri della città di Messina”.
Gli incontri successivi, con giorno da definire, si svolgeranno a settembre, con “Famedio e Galleria monumentale”, a cura di Antonino Conti Nibali, Antonio Amato e Sergio Denaro; a ottobre, con “Dialogare fotografando”, di Luigi Spina e Valentina Messina, e “Viale delle confraternite fino al Cenobio”, di Mariella Caminiti; a novembre, “Statuaria artistica: Giovanni Scarfi’”, di Francesco Maggio, e “Le guerre e i suoi caduti”, di Luigi Giacobbe; a dicembre, con “Tra presente e Passato”, di Teresa Altamore e “Le vittime del 28 dicembre”.
Nel corso della visita del 28 dicembre si andrà alla ricerca delle sepolture dei tanti messinesi periti a causa del terremoto, ricordandoli con i racconti dei familiari.
Reading, momenti musicali ed ulteriori iniziative collaterali alle visite guidate saranno resi noti successivamente. La partecipazione è libera e gratuita, ma è comunque preferibile comunicarla via mail all’indirizzo aldiladiognidubbiome@gmail.com.
“Abbiamo voluto varare questo programma – spiega l’assessore ai Cimiteri, Daniele Ialacqua, – sulla spinta delle tante richieste pervenute da parte di moltissimi cittadini. Abbiamo scelto di affidarci a professionisti che illustreranno il cimitero dal punto di vista professionale, allo scopo di farlo conoscere ancora più a fondo da tutta la città, tenuto conto che si tratta di uno dei luoghi più belli e interessanti di Messina, un patrimonio da difendere e valorizzare al massimo. Io spero – continua Ialacqua – che saranno molti i giovani messinesi interessati a conoscere un pezzo importante della storia cittadina”

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