A seguito della diffusione della pandemia da Covid-19, che ha pesantemente colpito il Messico con oltre 900.000 contagi e quasi 92.000 morti, il Governo ha deciso di chiudere, almeno per i giorni dell’1 e 2 novembre, i 117 cimiteri della capitale – Città del Messico e molti altri nelle città più interessate dai contagi, cancellando, altresì, gran parte delle celebrazioni correlate alla ricorrenza del Giorno dei Morti. Ciò per ridurre il più possibile gli inevitabili, pericolosi assembramenti.
Tale appuntamento – molto sentito dalla popolazione – si tiene ogni anno, tra gli ultimi giorni di ottobre ed i primi di novembre, in ricordo dei propri cari defunti. Le commemorazioni, lungi dall’essere macabre e cupe, celebrano l’ineluttabilità e la naturalità della morte, attraverso manifestazioni coloratissime e vivaci.
Secondo la tradizione, che affonda le proprie radici all’età di Aztechi e Maya e che è inclusa nella lista del patrimonio immateriale dell’Umanità Unesco, ogni giorno dal 28 ottobre al 2 novembre è simbolicamente dedicato ad una diversa esternazione della morte: il 28 ottobre – ad esempio – ricorda chi è deceduto per morte violenta; il 31 ottobre, invece, rammenta i bambini mai nati, o morti prima del battesimo.
L’1 e 2 novembre, infine, sono i giorni in cui i defunti possono raggiungere e visitare i propri cari sulla Terra. In queste date i cimiteri – ma anche le abitazioni e le strade – diventano un tripudio di decorazioni floreali, ornamenti ed esposizioni fotografiche dei trapassati, requisito primario affinchè i defunti possano raggiungere i vivi sulla Terra.
L’esorcizzazione della morte prosegue anche in ambito culinario: sugli altari dedicati ai defunti trovano posto, oltre a fiori e candele, anche offerte di cibo e bevande, accanto a dolci tipici, quali il “Pan de muerto”, pagnotte dolci con decorazioni a forma di osso ed i caratteristici teschi di zucchero.
Quest’anno, tuttavia, non saranno possibili i variopinti cortei cittadini con i travestimenti stravaganti ed eccentrici, volti alla rappresentazione caricaturale della morte, per esorcizzarla con festeggiamenti, che hanno sempre richiamato in Messico notevoli quantità di turisti.
Nello specifico, la sindaca di Città del Messico, risultata positiva al Coronavirus qualche giorno fa, ha espressamente invitato tutti i suoi cittadini a commemorare i propri defunti restando a casa. Nei cimiteri, pur chiusi ai visitatori per qualche giorno, continueranno a svolgersi inumazioni e cremazioni.