È in vigore dal 27/8/2022 la legge 5 agosto 2022, n. 118 (Legge per il mercato e la concorrenza 2021) che modifica la disciplina sulla scelta pubblico/privato per i rifiuti “ex assimilati” agli urbani.
Questa legge, tra l’altro, introduce varie misure per favorire la concorrenza.
Tra queste si ricorda la delega il Governo a riordinare i servizi pubblici locali di rilevanza economica, con particolare riferimento al settore dei rifiuti e alla gestione del servizio idrico.
Ciò premesso, si evidenzia che dalla data di entrata in vigore della legge è stato sostituito il comma 10 dell’articolo 238 del Dlgs 152/2006, ovvero della norma che consente la scelta per le imprese produttrici di rifiuti tra gestore pubblico e privato per i rifiuti cosiddetti “ex assimilati agli urbani”.
Ora viene ridotto a 2 anni (rispetto ai 5 prima vigenti) il periodo di validità della scelta fatta dall’impresa, eliminando però la possibilità di rientro “anticipato” nel servizio pubblico.
L’affidamento del compito di riciclo ad un gestore privato consente al produttore, in relazione ai rifiuti conferiti effettivamente avviati a recupero, l’esclusione dal pagamento della componente variabile della tassa rifiuti (Tari).
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