Mazzette per cifre dai 150 ai 700 euro per trovare posto per un defunto. Questa l’attività scoperta dalla Polizia nel cimitero di Vasto.
Tre gli arresti di operatori infedeli che intascavano i soldi senza passare per i preposti uffici comunali.
L’operazione “Eterno Riposo” degli agenti del Commissariato di Vasto ha permesso di scoprire un sodalizio composto da tre dipendenti comunali, custode, necroforo e operaio, responsabili del reato di induzione indebita a dare e/o promettere utilità, oltre che di vilipendio di cadavere e altri reati al vaglio della magistratura.
“I tre, incaricati di pubblico servizio presso il Cimitero di Vasto, avevano posto in essere una vera e propria attività illecita in grado di fruttare loro denaro contante. L’attività riguardava “soprattutto le operazioni di inumazione, tumulazione, esumazione ed estumazione dei feretri, per eseguire le quali, i tre inducevano gli utenti a pagare loro le somme di denaro, anzichè rivolgersi al servizio Patrimonio e del Demanio del Comune, per il versamento delle tariffe previste dal regolamento. Il tutto, per lo più nell’ufficio ubicato all’interno del Cimitero stesso, dove i tre ricevevano gli utenti colpiti da lutti i quali, pur di sistemare i propri defunti, accettavano di pagare in contanti le prestazioni richieste ai dipendenti comunali”.
Risultano indagate anche 14 persone che avrebbero pagato per la fornitura dei servizi cimiteriali.
Il procuratore capo della Repubblica di Vasto ha spiegato che l’operazione è partita per iniziativa della Polizia, “senza che nessuno abbia denunciato nulla”.
L’indagine prosegue per verificare eventuali altre responsabilità, anche in relazione al danno patrimoniale per il Comune di Vasto.